Antonio Caputo, 43 anni, assistente capo della Polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Pordenone, si è suicidato ieri pomeriggio. E' il quinto suicidio di un agente penitenziario nel 2011, l'ottantesimo nel corso degli ultimi dieci anni. Il segretario della UilPa Penitenziari, Eugenio Sarno, ha così commentato, tra l'altro, l'accaduto:
"Quello dei suicidi in seno alla polizia penitenziaria è evidentemente un fenomeno che deve essere indagato a fondo perché assume dimensioni davvero preoccupanti. In dieci anni, infatti, sono circa 80 i suicidi di poliziotti penitenziari. Non intendiamo assolutamente strumentalizzare queste morti, ma ci appare chiaro che se non è possibile collegare direttamente le volontà suicide a motivi di lavoro nemmeno possiamo escludere che l'ambito lavorativo, con il suo carico di disagio, sia totalmente estraneo nelle dinamiche che portano alle autosoppressioni. Sulla questione il Capo del DAP, Franco Ionta, ha già costituito un gruppo di lavoro per lo studio di questo triste fenomeno. In attesa dei risultati riteniamo fondamentale che l'Amministrazione intervenga incisivamente per ripristinare e favorire dialogo e garanzie tra le varie componenti. Troppo spesso il personale della polizia penitenziaria impegnato nelle prime linee è costretto a subire la contrizione dei diritti soggettivi. Questo, coniugato alle infamanti condizioni di lavoro e all'insalubrità dei luoghi di lavoro, costituisce un'amplificazione del disagio interiore che dilata la percezione delle difficoltà ed abbatte le autodifese spingendo verso quei gesti estremi di cui troppe volte dobbiamo dar conto. [...]Magazine Società
Carceri: suicida a Pordenone un agente della Polizia Penitenziaria, il quinto in un anno.
Creato il 20 dicembre 2011 da Gaetano61Possono interessarti anche questi articoli :
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