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Carcinoma della prostata: aperto presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma l’arruolamento dei pazienti in un avanzato studio clinico.

Creato il 23 settembre 2010 da Unamelalgiorno

Sotto la direzione della Dott.ssa Cora Sternberg, responsabile del Dipartimento di Oncologia Medica presso l’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, si è aperto l’arruolamento in uno studio clinico di Fase 3 di pazienti affetti da carcinoma della prostata.  Lo studio si pone come obiettivo quello di valutare l’efficacia e la sicurezza di un innovativo farmaco per il trattamento di forme avanzate di carcinoma della prostata ed in particolare del carcinoma prostatico resistente alla castrazione (CRPC).
La terapia sperimentale oggetto di studio al San Camillo Forlanini di Roma completa gli studi clinici di Fase 1 & 2 condotti con successo dal Dr. Howard Scher presso il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York, USA e potrebbe offrire nuove speranze alle persone affette da tumore della prostata.
“Si tratta di uno studio clinico molto importante poiché si rivolge a quei pazienti che non hanno risposto ai trattamenti oggi disponibili, inclusa la chemioterapia, ma che hanno oggi una nuova speranza grazie a questa innovativa terapia ormonale. Lo studio prevede la somministrazione del farmaco per via orale rendendo così più semplice la partecipazione dei pazienti nel trial clinico”.
Nel carcinoma della prostata, gli ormoni maschili (androgeni quali il testosterone) possono stimolare la crescita delle cellule tumorali. Il carcinoma alla prostata può sviluppare una resistenza all’ormonoterapia e continuare quindi a svilupparsi a prescindere dal trattamento farmacologico. In questo caso il carcinoma è conosciuto come carcinoma prostatico resistente alla castrazione (CRPC).
Il nuovo farmaco orale a tripla azione è un antagonista del recettore degli androgeni che agisce rallentando la crescita e inducendo la morte delle cellule tumorali che non rispondono ad altre terapie attraverso tre meccanismi complementari: bloccando il legame tra il testosterone e il suo recettore, impedendo il movimento del recettore degli androgeni nel nucleo delle cellule tumorali e inibendo il legame al DNA.
La sperimentazione clinica è l’ultima di una serie di tre richieste per la registrazione del farmaco e mira a valutare l’impatto della terapia sull’aspettativa di sopravvivenza dei pazienti e altri fattori tra i quali anche la qualità di vita dei pazienti stessi. La sperimentazione di Fase 3 si terrà in Italia e in altri paesi europei, negli Stati Uniti e in Canada, in Sud America, Australia e Sud Africa. Complessivamente saranno 1.200 gli uomini arruolati nella sperimentazione. A tre quarti dei pazienti che rispettano tutti i criteri di eleggibilità  verrà somministrato il nuovo farmaco sotto forma di capsule per via orale mentre a un terzo verrà somministrato un placebo.
In Italia possono partecipate alla sperimentazione i pazienti affetti da forme avanzate di carcinoma della prostata che hanno subito un trattamento chemioterapico.
Maggiori informazioni sui criteri di partecipazione sono disponibili chiamando il numero telefonico (ho verificato, personalmente, telefonando) 06 58704262 /5870 4356.


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