Non sono cresciuta con i poster appesi alle pareti della mia stanza, i cantanti e gli attori che mi piacevano li ho sempre visti per quello che erano e sono, li ammiro ma non li ho mai idolatrati, non mi sono strappata i capelli per loro nè me ne sono innamorata. Almeno in questo ho i piedi ben saldi a terra :D
Mi piace fantasticare per evadera la realtà quando si presenta sotto forma di avvenimenti difficili, da gestire e da comprendere, ma quando sogno lo faccio in Grande, mica briciole!
Atterrare con l’elicottero nella mia spiaggia preferita, essere invisibile, volare, possedere una casa in ogni parte del mondo che mi è piaciuto visitare, trasformare le persone in oggetti e gli oggetti in persone e avere una giornata di millissime ore per realizzare tutto questo :D poi ci sono altri sogni, più vicini alla reltà che potrebbero anche avverarsi.
In questi ultimi anni ho scoperto di apprezzare molte più cose, quella che mi viene in mente è nel campo musicale, un genere che non avrei preso in considerazione se non fosse stato per merito di una trasmissione televisiva.
Ebbene si, io e il Tuttopensare seguiamo volentieri X Factor e The Voice, facciamo pronostici sui possibili vincitori e ci godiamo lo spettacolo per quello che rappresenta: un format di intrattenimento.
Grazie a Morgan (giudice e coach di x factor) che si dilunga nei suoi giudizi, ho trovato la chiave di lettura per comprendere e definire se un’interpretazione canora mi piaccia o no. Di questo passo ho potuto avvicinarmi ad altri stili musicali come ad esempio al rap e per questo la mia attenzione si è posata su alcuni di loro: J-Ax, Fedez, Frankie Hi-Nrg, Marracash e altri; non dovete immaginarmi con la musica a palla, se capita li ascolto volentieri. È certo che a soffermarsi sui loro tatuaggi i pregiudizi potrebbero avere il sopravvento, per i ricordi dell’infanzia quando a portare i segni sulla pelle erano i carcerati che durante la permanenza in prigione si facevano imprimere segni indelebili di cattiva fattura e monocromatici. Era un segno di riconoscimento e nell’immaginario comune si credeva fossero individui cattivi e senza scrupoli.
Per fortuna ho superato da molto tempo anche questo tabù è guardo alla sostanza e non alla loro apparenza! L’essenza di questi rapper è invece disarmante: sono uomini capaci di emozionarsi pubblicamente, di empatizzare con il disagio e l’emotivita dei concorrenti, non si fanno scudo della loro sensibilità nè sfoggio mediatico. Sono fedeli a se stessi, ai testi dei loro brani e finalmente possiamo apprezzarli perchè non si atteggiano a star.
Questa ricetta ha per protagonista una star stagionale che personalmente apprezzo tantissimo: il carciofo.
Spinoso, mammola, violetto, comunque sia tutte queste varietà hanno il cuore morbido.
Sarebbe sfacciato rivolgere un invito a Fedez a voler assaggiare questa ricetta a lui ispirata? :D :D :D così avrei due star a tavola! ;)
carciofi dal cuore morbido con burrata e Gran Mugello Ubaldino
occorrente per due commensali ed una star:
7 carciofi
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
olio di semi di girasole per friggere
200 gr di burrata
foglie di menta fresca
fiocchi di sale all’aglio orsino Falksalt
per 1 litro di brodo speziato
1 lt di acqua fredda
1 piccolo finocchio
1 ciuffo di barba di finocchio
20 gr di semi di coriandolo
20 gr semi di finocchietto
10 gr semi di anice
2 spicchi d’aglio
1 bouquet di timo, alloro, prezzemolo
per la salsa:
50gr di carota tritata
40 gr di cipolla tritata
8 olive verdi , del tipo amare e grandi
1 pomodoro secco
10 piccoli pomodori senza semi, tagliati a piccoli pezzetti
2 capperi dissalati
2 rametti di timo fresco
per il pesto:
1 manciata di rucola
1 manciata di basilico
olio extravergine d’oliva
1 spicchio d’aglio sbianchito e senza il cuore
6 cucchiai di formaggio grattato Gran Mugello Ubaldino
sale e pepe nero al mulinello
- avvolgo la burrata nelle foglie di menta e lascio riposare in una ciotola coperta con un piattino rovesciato
- brodo – taglio grossolanamente il finocchio e l’aglio, li friggo in padella con un cucchiaio di olio d’oliva;
in un’altra piccola padella, che lascio scaldare a fiamma bassa, metto a tostare tutti i semi per due minuti, poi li unisco al soffritto, aggiungo l’acqua e il bouquet di erbe. A fiamma bassa porto lentamente a ebollizione, spengo la fiamma e lascio in infusione per 20 minuti - pulisco i carciofi lasciandoli interi e svuoto il cuore eliminando la barbetta, pulisco anche i gambi, faccio bollire tutti insieme nel brodo filtrato per cinque minuti e metto a scolare a testa in basso sopra una griglia; i gambi li frullo e riduco a crema; un carciofo lo affetto finemente e lo friggo in olio di semi ben caldo, scolo in carta da cucina e condisco con pochissimo sale
- elimino le menta e passo la burrata al minipimer per ottenere una crema liscia e compatta
- nella padella con poco olio a fiamma media cuocio i capperi tritati, poi unisco la dadolata di carota, cipolla, olive denocciolate e tritate, pomodoro risciacquato con acqua calda e i pomodori; dopo un minuto di cottura aggiungo il timo e proseguo la cottura per altri due minuti
- con parte di questa salsa farcisco i carciofi insieme al formaggio Gran Mugello Ubaldino e la crema di carciofo, trasferisco in un tegame con la parete alta, verso sul fondo un mestolo scarso di brodo e cuocio per cinque minuti a fiamma lenta
- ne frattempo passo al minipimer tutti gli ingredienti del pesto
- dispongo nel piatto i carciofi che finisco di decorare con le cips fritte, accompagno con una noce di burrata, il resto della salsa di verdure, qualche goccia di pesto per condire il tutto e termino con una buona manciata di fiocchi di sale e pepe.