Il carciofo è diffuso soprattutto nel Mediterraneo e l'Italia è il maggior produttore mondiale, con ampie coltivazioni estese in Liguria, Lazio, Toscana, Puglia, Sardegna e Sicilia. Inoltre dal punto di vista nutrizionale è molto ricco di ferro e ha un basso contenuto calorico.
Storia: il carciofo ha origini mediorientali e la sua introduzione in occidente avviene grazie agli arabi. In Italia il carciofo si diffuse intorno al XV secolo ma già era noto nel Trecento. Compare però nei ricettari in maniera costante solo dal XVI secolo, andando ad ampliare anche la sua coltivazione in diverse varietà anche molto pregiate.
Cucina: il carciofo deve essere pulito dalle spine esterne che sono la parte più dura di ogni foglia, vanno poi eliminate le foglie esterne fino ad arrivare a quelle chiare e tenere (due terzi). Altre varietà hanno all' interno una parte dura che viene chiamata "barba" che deve essere eliminata. Successivamente prima della cottura, bisogna immergere i carciofi in acqua acidula con il limone per evitare che si anneriscano. Il gambo si può mangiare, l' importante e togliere la parte più dura esterna in quanto è molto amara. Il carciofo può essere preparato in molti modi: crudo, bollito, cotto al forno, come ingrediente nella pasta, fritto, in umido, saltato in padella e la gastronomia moderna lo usa spesso con carne o pesce.
Le ricette che preferisco sono la frittata e/o il risotto ai carciofi, gnam!
ByVeronica.