...Queste sono giornate di scrittura, yoga e meditazione al (per noi) nuovo centro, progetti, sacra quotidianità.
Ho tessuto poco, ma ho gioito della tessitura di altri, tuffandomi nei loro gioiosi colori.
Il mio primo workshop è stato un dono per i bimbi di Varanasi.
J. ha appreso in un pomeriggio quello che io ho imparato da sola in mesi e con il suo bagaglio creativo è partita per Varanasi.
E' stata bravissima, non ha solo appreso a tessere mandala, ma anche a lavorare orecchini e collane all'uncinetto. Questi insegnamenti sono stati Doni da parte di alcune donne salentine.
A volte si pensa che per aiutare il prossimo servano necessariamente dei soldi.
Ma non è così, si possono mettere a disposizione anche le proprie competenze e se c'è qualcuno disposto a fare da tramite, veloce nell'apprendere e generoso nel trasmettere, il gioco è fatto.
Avevo già parlato sul blog della scuoletta di Varanasi, ma non vi ho detto che grazie alla sua fondatrice e tutti i volontari, i bambini e le loro famiglie stanno migliorando le loro vite.
Accade in India una sorta di miracolo: il passaggio di casta.
Queste persone si ritrovano da mendicanti a venditori, con tutti i pro e i contro della situazione ( ad esempio non sapere amministrare del denaro).
L'essere umano sa essere dispettoso, cattivo, spietato, ma anche generoso, leale, amorevole.
Vedere le foto di questi bimbi sorridenti e finalmente puliti, con i pigiamini nuovi che qualcuno ha inviato dall'Italia, acquistandoli appositamente, o con cappelli caldi per proteggersi dal freddo fatti con amore da donne sensibili, o ancora con i miei mandala tra le mani, da vendere al banchetto, e altri ancora tessuti da loro...e ancora orecchini, collane, perline... beh vedere tutto questo gonfia il cuore di gioia e se condivido tutto questo è perché vorrei che più persone conoscessero il progetto e contribuissero, anche solo con un pensiero d'amore.
La pagina collegata al progetto, totalmente libero, e per citare le parole di Madre Teresa, allegramente disordinato, è questa ma per chi non avesse facebook allego una carrellata di fotografie prese da lì.







Probabilmente dovevo ritrovare i mandala per questo, perché attraverso di me, arrivassero a J. e attraverso lei a loro.
Non dobbiamo aver paura di essere generosi, di dare.
Chissà che passando da Benares, qualcuno di voi non posi lo sguardo sui ghat e veda un gruppetto di bimbi con le mamme, circondati da volontari amorevoli, a tessere, cantare e gioire della Vita che li attraversa.
Namastè.