Cari genitori e tutti i familiari, il giorno 11 marzo mi prese la milizia che mi ha portato a Siena. Cara mamma gli uomini mi condannano a morte e ho fatto la confessione e la Santa Comunione perdono a tutti e bacioni a tutti Voi e pregherò sempre Voi. Desidero che stiate contenti e pensatemi sempre felice che muoio contento senza peccato. Un giorno ci rivedremo in paradiso. Sono stato assistito dal mio Cappellano. Vi domando la Santa benedizione e Vi bacio con tutto il cuore mamma e babbo e famiglia e tutti i parenti e il Priore. Vostro figlio, Renato.
(Bersagliere, si unisce ai partigiani di un distaccamento della divisione d’assalto Garibaldi -Spartaco Lavagnini-. Catturato nel corso di un rastrellamento, viene fucilato il 13 marzo 1944).
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ALLE FRONDE DEI SALICI
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
tra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo.
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
-Salvatore Quasimodo-