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Cari grillini, ma siete proprio certi di quel che fate?

Creato il 28 marzo 2013 da Freeskipper
Cari grillini, ma siete proprio certi di quel che fate? di Maria Pia Caporuscio. Dopo la consultazione di Bersani col Movimento 5 Stelle ed aver assistito al drastico “NO” alla fiducia per formare un governo ed attuare quelle riforme più urgenti prima del ritorno alle urne, non può che lasciare la bocca amara. In questo momento forse, gli eletti del M5S desiderosi di un cambiamento radicale della politica, non si rendano conto fino in fondo, della grave responsabilità che si stanno assumendo, nel rifiutare qualsiasi proposta di cambiamento, benché validissime tutte le loro diffidenze nei confronti di politici che poco o nulla, di ciò che da anni predicavano durante le campagne elettorali, avevano mai attuato. Non fidarsi può essere condivisibile, ma qui non si trattava di firmare una condanna a morte senza più ritorno, ma di metterli alla prova e togliere immediatamente la fiducia qualora ancora una volta, queste proposte sarebbero risultate chiacchiere al vento. Purtroppo il futuro è una irrealtà sulla quale nessuno è in grado di fare previsioni esatte. Era questo il momento da cogliere, attivarsi in prima persona per dare vita ad un nuovo Risorgimento. Tirarsi indietro è un rischio gravissimo, che purtroppo non saranno soltanto loro a pagarne le conseguenze, qualora le cose non dovessero andare come sperano, ma l’intera popolazione italiana. Da anni si aspettava un occasione per permettere alla popolazione civile di entrare nella "stanza dei bottoni" e promuovere una politica a dimensione umana, non più basata sulla conservazione di osceni privilegi, di cui gode la classe dirigente. Da anni si attendeva il momento propizio per avere un governo capace di dare al popolo lavorativo il giusto valore e quei diritti sacrosanti che spettano a ciascun essere umano. E ora che questo momento è arrivato, il non approfittarne è semplicemente sconcertante, quasi una resa, una mancanza di coraggio o una inaccettabile presunzione. Certo può essere anche questo uno sbaglio di valutazione, ma il rischio che tutto questo comporta, vale per davvero la pena? Dio non voglia che si debbano pronunciare frasi tipo: avremmo potuto fare… come in “the day after!”

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