Motivo? Più di centocinquanta deputati e senatori, per l’esattezza centosettanta, avevano programmato un pellegrinaggio in Terra Santa di
una settimana. Riusciamo noi comuni mortali a immaginare centosettanta Onorevoli in pellegrinaggio? Credo di no, è una scena che nemmeno Samuel Beckett o Eugène Ionesco, i re del teatro dell’assurdo, avrebbero saputo rappresentare a dovere. Per fortuna tutto ciò è stato scongiurato, perchè l’idea di un “cammino della fede” percorso da corrotti, corruttori, trafficoni, inetti e donnine discinte, guidati dal cappellano di Montecitorio, ha fatto montare una certa indignazione nell’opinione pubblica.
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si è detto “pronto a convocare i deputati anche il 15 di agosto”, aggiungendo un pizzico di demagogia a una situazione che non ne avrebbe bisogno. La realtà è che, mentre le mazzate economiche terranno a casa il 51% degli italiani, contro il 44% dell’anno passato, i nostri politici e politicanti se la spasseranno, né più né meno, come al solito, cioè alla grande.
Il discorso di Berlusconi ha chiuso mestamente la prima parte di un anno che di scosse ne ha viste tante. Il Premier, mercoledì in Parlamento, ha fatto quello che ci si aspettava da lui: non ha detto nulla di interessante. E meno male: una parola fuori dalle righe e il castello di carte del Governo sarebbe crollato.
Tutto rinviato a settembre, dunque: dal voto sull’arresto di Marco Milanese alla mozione di sfiducia per Saverio Romano, passando per le eventuali correzioni economiche che potrebbero avvenire, visto che le fibrillazioni dei mercati hanno bruciato in pochi giorni una bella fetta di manovra economica.
Solo tra un mese i nodi cominceranno a venire al pettine, e speriamo che possano essere tutti sciolti in modo lesto e radicale.
Cari Onorevoli, buone vacanze immeritate. E a settembre, anche se non tornate, state tranquilli che non se ne accorgerà nessuno.
Written by Frenchi