Se il centrodestra non fiata ancora sul “caso Caridi”, dall’altra parte del Tanaro si caricano i cannoni da sparare contro il palazzo. “Con la giunta Fabbio è arrivata in Alessandria l’ ndrangheta”, dice il consigliere Paolo Bellotti (IdV), “Non vi sono più le condizioni etiche affinché la giunta prosegua la sua attività”. Bellotti chiede “che intervenga immediatamente il Prefetto e sciolga il Consiglio Comunale per infiltrazione mafiosa”. E poi: “Bisogna interrompere immediatamente ogni iniziativa adottata con la terza variante al piano regolatore, visto che è stato voluta e indirizzata da chi risultava affiliato alla criminalità organizzata. Solo bloccando la terza variante al piano regolatore si impedirà all’ ndrangheta di diventare proprietaria dei nostri territori”.
Federico Fornaro (PD regionale) chiede, a nome dei Democratici, che ci sia una presa di posizione netta anche da parte della forza politica e della maggioranza.
I ragazzi del Laboratorio Sociale dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco organizzano per venerdì 24 giugno alle 21, un incontro pubblico per parlare proprio del caso: “Scoprire che in consiglio comunale siede una persona accusata di affiliazione alla ‘ndrangheta non può lasciare indifferenti”.
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