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Carissima iva, pregiata acqua

Creato il 21 febbraio 2014 da Renzomazzetti
§MATTINATA SULL'ARNO§

§MATTINATA SULL'ARNO§

L’amato Sindaco dalle Primarie viene eletto Capo dell’Azienda Democratica e subito fulmina il Presidente del Consiglio in carica. Il Capo dello Stato incarica il Rottamatore di formare un nuovo Governo. Il Rottamatore incaricato incontra anche il Grillo parlante, ma non perde tempo nel battibecco: veloce tutto sblocca e tutta l’economia lancia alla conquista dei mercati. Il Rottamatore gioca d’azzardo, spavaldo ambizioso rilancia, la posta aumenta: l’Europa conquista.

Il suono del campanello sveglia il sognatore: è la Signora Bolletta. Pregiata ACQUA, carissima IVA ! Ha inizio la Via Crucis del Pagatore. Prima Stazione: “Importo acqua Anno Attuale”sette e trentacinque Euro. Seconda Stazione: “Compensazione Tariffe” sottrazione due e zero sette Euro. Terza Stazione: “Quota Fissa” nove e quattordici Euro. Quarta Stazione: “Totale Imponibile” quattordici e quarantadue Euro. Ma non è finita! La litania delle cifre continua con la Quinta Stazione: “Aliquota IVA” dieci per cento. Sesta Stazione: “Aliquota IVA Ente Erogatore” uno e quarantaquattro Euro. Settima Stazione: “Servizio” sette e venti Euro. Ottava Stazione: “Aliquota IVA” ventidue Euro. Nona Stazione: “IVA su servizio spese” uno e cinquantotto Euro. Decima Stazione: “Arrotondamento Attuale” zero virgola zero sei. Undicesima Stazione: “Totale Bolletta” ventiquattro e settanta Euro.

Ah! Dimenticavo: “ Consumo Anno Corrente” metri cubi cinque. Problema: Quanto è il prezzo di un litro di acqua per un fiorentino? (Ricordo da un racconto di Rita).

F    I    R   E    N    Z    E       S   O   G    N    A

Firenze stanotte sei bella

in un manto di stelle

che in cielo risplendono tremule

come fiammelle,

nell’ombra nascondi gli amanti

le bocche tremanti si parlan d’amor

intorno c’è tanta poesia

per tè vita mia

sospira il mio cuor.

Sull’Arno d’argento

si specchia il firmamento

mentre un sospiro e un canto

si perde lontan…

Dorme Firenze

sotto il raggio della Luna,

ma dietro ad un balcone

veglia una madonna bruna.

Balconi adornati

di pampini e glicini in fiore

stanotte schiudetevi ancora

che passa l’amore

germogliano le serenate

madonne ascoltate: son mille canzon

un vostro sorriso è la vita

la gioia infinita

l’eterna passion.

Sull’Arno d’argento

si specchia il firmamento

mentre un sospiro e un canto

si perde lontan.

Dorme Firenze

sotto il raggio della Luna,

ma dietro ad un balcone

veglia una madonna bruna.

Sopra i lungarni senti un’armonia

d’amore sospirano gli amanti

stretti stretti cuore a cuore.

-Cesare   Cesarini-

 http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2014/02/15/impotente-vanesio/

 


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