Magazine Cultura

Carlà Bruni, i bobo italiani e lo sfacelo sociopolitico di questa terra dei cachi per e di marchettari

Creato il 31 gennaio 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

di Iannozzi Giuseppe

Carlà Bruni, i bobo italiani e lo sfacelo sociopolitico di questa terra dei cachi per e di marchettari
Carlà Bruni non è più di sinistra.
Però: quando mai Carlà è stata di sinistra?
Mai. Di tanto in tanto, in ogni caso per seguire la moda del momento.
Tutto il mondo è paese e Carlà Bruni, italianissima, con il suo essere passata alla destra ci ricorda che il potere logora chi ce l’ha e anche chi non ce l’ha. Oggi la première dame il potere ce l’ha, ha sposato Sarkozy, e i suoi dischi rimangono invenduti anche se purtroppo le multinazionali della musica glieli pubblicano.

A sentire lei a farle cambiare sponda politica sarebbe stata la gauche francese. In una intervista a Le Parisien spiega che quando era di sinistra era bobo – acronimo francese, da bourgeois-bohemien per indicare quei ricchi con atteggiamenti trasgressivi: “Facevo parte di una comunità di artisti. Eravamo bobo, di sinistra, ma a quell’epoca votavo in Italia. In Francia non ho mai votato per la sinistra e non è adesso che comincerò a farlo. Non mi sento più di sinistra”.

Carlà Bruni, i bobo italiani e lo sfacelo sociopolitico di questa terra dei cachi per e di marchettari
Di bobo, ovvero di comunisti per convenienza politica e sociale – che sguazzano nei milioni e che con il popolo non si mischiano manco (da) morti – l’Italia ne è strapiena. Purtroppo sono pochi quelli che se ne accorgono e che lo vogliono soprattutto. Troppi, davvero troppi vogliono credere alla faloticheria che i comunisti sono i buoni mentre chi è di destra può essere solamente cattivo e per giunta fascista. Purtroppo la falsa intellighenzia italiana che si autoproclama di sinistra omette sempre di dire a chiare lettere che Iosif Vissarionovič Džugašvili, meglio conosciuto come Stalin, insieme ad Adolf Hitler e Benito Mussolini, è stato uno dei più terribili dittatori che la Storia abbia mai conosciuto. I bobo nostrani dimenticano di dire al popolo che il comunista Stalin diede vita alle grandi purghe, per cui chiunque fosse sospettato di non essere d’accordo con il dittatore Stalin finiva dritto in un Gulag fino al termine dei suoi giorni, sempreché non venisse fucilato sul momento; e sempre i nostri bobo dimenticano di evidenziare che Stalin condannò almeno 250.000 ebrei a morte attraverso i pogrom e che i pogrom continuarono anche dopo la Shoah e la fine della IIa Guerra Mondiale perché così volle Stalin “il devastatore”.

La première dame ha la sola colpa di non essersi guardata allo specchio ieri; se lo avesse fatto, forse si sarebbe riconosciuta persona di destra senza dover attendere d’essere oltre i quaranta.
Purtroppo in Italia i bobo sono l’altra metà del paese, sono la presunta opposizione. I veri uomini di sinistra, tutti d’un pezzo, fedeli agli ideali dettati da Karl Marx, sono mosche bianche che il comunismo italiano mal tollera impegnato com’è a dare via il culo al Vaticano.

Carlà spiega dunque che a farle prendere le distanze dalla gauche sono stati “certi fatti, certi commenti, in particolare dopo il caso Polanski-Mitterrand”. Carlà allude a Frederic Mitterrand, il ministro della cultura, nipote dell’ex presidente francese; questi aveva sostenuto il regista Roman Polanski quando venne arrestato in Svizzera su mandato internazionale delle autorità USA, che lo accusano di aver stuprato una minorenne negli anni ’70. Il ministro in questione è stato anche al centro di forti polemiche per aver avuto rapporti sessuali con minorenni ed essersene vantato nel suo libro autobiografico La mauvaise vie. Carlà Bruni spiega che sull’argomento ha ascoltato “responsabili socialisti” (francesi) dire le stesse cose del Fronte Nazionale di Jean-Marie Le Pen. Inoltre Carlà aggiunge: “Una cosa che mi ha provocato uno choc… la politica rimane un mondo difficile. Non sarà mai il mio mestiere e non lo farò mai. Trovo coraggiosi quelli che lo fanno e li ammiro, ma è come la boxe. Non ho né le ossa, né i denti adatti, la politica è a volte violenta”.

Carlà Bruni, i bobo italiani e lo sfacelo sociopolitico di questa terra dei cachi per e di marchettari
In Italia c’è ancora chi purtroppo sostiene (e mantiene) Cesare Battisti, il terrorista dei Pac condannato all’ergastolo in via definitiva per aver preso parte alla lotta armata, per aver ucciso di sua propria mano ben quattro innocenti e non da ultimo per aver reso paraplegico il figlio del gioielliere Torreggiani. In Italia purtroppo ci sono dei personaggi che appoggiano il pluriassassino Cesare Battisti. Hanno essi la gran faccia tosta di dichiararlo “innocente” e non contenti urlano a gran voce che lo vogliono “libero”.

In ogni caso Carlà Bruni continua a “rappresentare la Francia all’estero” perché “lavorare per la gente di questo Paese è un onore e ne sono fiera”.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :