Carlo nesti – sport e cristianita’ – agosto 2013 – papa francesco: la vera coppa del mondo

Creato il 19 agosto 2013 da Simo785

“Gesù ci chiede di seguirlo per tutta la vita, ci chiede di essere suoi discepoli, di «giocare nella sua squadra»“.

Queste parole sono state pronunciate da Papa Francesco, in Brasile, durante l’indimenticabile “GMG 2013″. Credo che la mia esultanza, provenendo dallo sport, e nella convinzione che i valori dello sport di base possano essere preziosi per diventare “buoni cittadini”, e “buoni cristiani”, sia comprensibile.

Ogni attività sportiva, infatti, propone situazioni analoghe, nel bene o nel male, nella felicità del successo, o nel dispiacere dell’insuccesso, a quelle della vita di tutti i giorni.

“Ebbene, che cosa fa un giocatore quando è convocato a far parte di una squadra? Deve allenarsi, e allenarsi molto! Così è nella nostra vita di discepoli del Signore. San Paolo ci dice: «Ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce; noi invece una che dura per sempre» (1Cor 9,25)”.

San Giovanni Bosco, nei suoi oratori, fu il primo a pensare seriamente, in chiave cattolica, allo sport. E lo fece partendo dal “culto dell’obbedienza”, estendibile a qualsiasi altra manifestazione umana.

In realtà, nelle “partite virtuali”, rappresentate dai problemi dell’esistenza, nel rispetto dell’avversario, nello spirito di squadra, nella capacità di vincere, senza arroganza, e di perdere, senza depressione, esistono altri aspetti, oltre alla disciplina, di spessore pedagogico.

“Gesù ci offre qualcosa di superiore della Coppa del Mondo! Ci offre la possibilità di una vita feconda e felice e ci offre anche un futuro con Lui che non avrà fine, la vita eterna… Cari giovani, siate veri “atleti di Cristo”!

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