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F1 Le novità tecniche viste a Monaco

Da Tony77g @antoniogranato

Antonio GranatoF1Sport.it

24 maggio 2015 – Sono poche le novità tecniche viste a Monaco. Dopo i nuovi aggiornamenti introdotti dai team in Spagna a Monaco si sono gli stessi pacchetti confermati anche per questa gara e solo qualche piccola modifica di dettaglio.

di Antonio Granato Segui @antoniogranato

Cominciamo dalla Ferrari che ha introdotto per il GP di Monaco una modifica all’impianto frenante anteriore. Abbandonato la conformazione del cestello ad unico condotto visto in Spagna, vedi foto sotto:

cestello

Si è ritornati ad il cestello dotato di doppia canalizzazione (nella foto sopra riquadro piccolo) ma con due fori per favorire il raffreddamento dei dischi anteriori a 1200 fori radiali. Nella foto sotto sono evidenziati in azzurro la canalizzazione sdoppiata ed in rosso i fori realizzati sul cestello freni della versione “vecchia”. Su questo circuito tortuoso e lento infatti non sono elevate le portate d’aria che raggiungono l’impianto frenante e pertanto questi due fori aggiuntivi dovrebbero aiutare il raffreddamento. Fori che, viste le basse temperature di questi giorni nel Principato, in alcune fasi delle prove libere sono stati anche chiusi  per favorire il raggiungimento della temperatura ottimale dei dischi.

Confermato poi tutto l’intero pacchetto aerodinamico portato in pista a Barcellona rimasto del tutto invariato nella zona delle pance e dei deflettori laterali a ponte.

cestello_monaco_ferrari

La Mercedes anche lei, non introduce novità sostanziali alla configurazione aerodinamica della W06 ma aggiunge solo il Monkey-seat maggiorato visto già nei test di Barcellona post gp. Un appendice supplementare per ricercare più carico possibile anche alle medio basse velocità fondamentale per riuscire a guidare per le stradine impervie della cittadina monegasca.

Nel disegno sotto è evidenziato in azzurro il profilo che sfrutta le dimensioni dettate dal regolamento dove è possibile ancora posizionare piccoli ali che generino carico. Nello stesso tempo si cerca di sfruttare la velocità dei gas di scarico nella parte bassa per generare depressione e quindi spinta verso il basso.

monkey2_mercedes_monaco

Infine la Red Bull che si orienta verso un aerodinamica utilizzata già dalla Ferrari e non solo. Una particolare serie di frange a tendina nella parte inferiore della paratia laterale dell’alettone posteriore. Soluzione questa che dovrebbe aiutare l’estrazione dell’aria dalla zona del diffusore grazie ai numerosi slot che accetterebbero i flussi aumentando il carico in quella zona della vettura. Sotto il disegno dove viene evidenziato il nuovo particolare della Red Bull RB11.

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