Tutto è pronto per la keynote di John Carmack alla Oculus Connect, dove come al solito il creatore di Doom andrà a ruota libera rapendo con le sue parole tutti gli spettatori. Ma Carmack è così straordinario che anche le sue parole fuori dal palco sono interessanti. È per questo motivo che un'intervista fatta nei corridoi della Oculus Connect sta già facendo il giro del web.
Sappiamo che una delle più grandi sfide per Carmack al momento è portare il tracking posizionale su dispositivi VR mobile; al momento, la sua idea è di usare lo stereo delle telecamere esterne come espediente. La posta in gioco è molto alta, dal momento che ciò permetterebbe di avere un'esperienza VR senza fili e separata dal PC, con la possibilità di muoversi liberamente in una stanza. La prospettiva è talmente emozionante per i fan che Luckey ha dovuto dichiarare che "il tracking esterno in VR non è al momento fattibile sui dispositivi mobile".
Carmack, tuttavia, pur essendo consapevole dei limiti non è della stessa idea di Luckey: "Sicuramente è difficile creare un sistema di tracking esterno che non consuma tutta la batteria. Abbiamo circa 30 esperti di visione computerizzata in Oculus provenienti dalle diverse compagnie che abbiamo acquistato e nessuno di loro vuole risolvere questo problema. Stanno tutti lavorando sui loro problemi "esoterici" e sperimentali, mentre questo è un problema che voglio risolvere proprio adesso. Vorrei che qualcuno avesse passato tutto l'ultimo anno a farlo".
Insomma, sembra proprio che, se la compagnia sta andando in una direzione, Carmack vuole fortemente concentrarsi su un problema più immediato. Possibile quindi che ne sapremo di più sull'argomento durante la sua keynote all'Oculus Connect. Carmack ha inoltre rivelato degli interessanti dettagli sulla relazione di Oculus con Google: "Vorrei che avessimo una migliore relazione con Google. Tutti sono amichevoli, non c'è animosità ma c'è la sensazione che, prima o poi, i nostri obiettivi andranno a collidere".