Carmen, la femme fatale di Bizet a Bari

Creato il 28 gennaio 2012 da Pulledupzine @PulledUpZine

Carmen, eroina operistica, donna tormentata e passionale ha inaugurato venerdì 20 la stagione lirica della Fondazione Petruzzelli di Bari. La famosa opera di Georges Bizet in coproduzione con il Festival di Castleton (Virginia) ha visto il grande Lorin Maazel alla direzione dell’Orchestra, William Kerley alla regia, Tom Rogers per le scene e i costumi e David Howe per il design delle luci. Nel ruolo di Carmen la Ekaterina Metlova, mentre Don José è stato interpretato da Richard Troxell, poi ci sono stati Gianluca Breda (Zuniga), Sasha Djihanian (Micaëla), Corey Crider (Escamillo), Laura Macrì e Marta Calcaterra (Frasquita), Antonella Colaianni (Mercedes).

Una storia d’amore e di passione, ma anche di vita e di morte ambientata, per volontà di Kerley, nella Spagna franchista degli anni Trenta alla fine della guerra civile. Una donna che, attraverso l’amore, conduce alla perdizione se stessa e l’uomo che ama è protagonista di un’opera dall’intenso coinvolgimento emotivo e psicologico. Una sorta di “dark lady” d’altri tempi, una gitana che sovverte l’ordine precostituito con il disordine delle sue passioni, una “femme fatale” per la quale il suo amato abbandona tutto, fino a diventare un fuorilegge, un uomo che inizialmente ama alla follia, ma che poi tradirà perché ama la libertà e vuole vivere l’amore con chi le aggrada.

Il suo controverso temperamento si è espresso anche nel look pensato appositamente per lei dal costumista Tom Rogers, che ha disegnato circa 200 costumi, tutti rigorosamente made in Bari nella sartoria teatrale Artelier (diretta da Luigi Spezzacatene). La Casa D’Arte barese ha realizzato per Carmen gilet, giacche, cappotti, camicie e pantaloni, seguendo i bozzetti di Rogers. Stoffe pregiate, cura dei dettagli e tanta passione per  poter realizzare un lavoro minuzioso sui tagli (basti pensare che ogni costume è stato stenografato a mano, pezzo per pezzo, per ottenere l’effetto invecchiato idoneo all’ambientazione). In un mese e mezzo di lavoro Artelier è riuscita a tagliare, cucire, tingere, invecchiare ogni singolo pezzo; ad applicare a mano centinaia di bottoni.

Se è vero, come disse Friedrich Nietzsche, che «Ascoltando la Carmen si diviene noi stessi un capolavoro» consiglio assolutamente di fare un salto a Bari per poter assistere a questa affascinante opera in uno dei teatri più suggestivi d’Italia.

M.D.

Appuntamenti:

Teatro Petruzzelli – Bari –  28 gennaio e 30 gennaio


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