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Carmen, soprano e imprenditrice

Creato il 30 novembre 2012 da Tipitosti @cinziaficco1

Una cantante lirica, che diventa imprenditrice.

E’ la storia di  Carmen Petrocelli, nata a Roma nel ’69, soprano,  Presidente di Chez Arts Compagnia www.chezarts.blogspot.comDirettore Artistico di H  www.hensemble.it  che, qualche tempo fa,  con grande coraggio ha ridato un’anima ad una vecchia associazione culturale. Mettendo insieme due passioni: musica e libri.

 

Carmen, soprano e imprenditrice
AltrEdizioni Casa Editrice (www.altredizioni.it) – racconta  Carmen – è nata a metà del 2009 sulle fondamenta di una associazione culturale, che per passione si occupava di poesia e arte. Quando uno dei due pilastri dell’ associazione è venuto a mancare, mi è stata fatta la proposta di fare un restyling all’ente. Ma io ho inizialmente rifiutato, perché ero molto presa dalla mia attività come cantante e non mi interessava aderire ad un’altra associazione culturale. Circa un anno dopo l’associazione ha deciso di chiudere e mi è stata rifatta la proposta. A quel punto ho deciso di rilevare il bellissimo catalogo, costituito principalmente da libri di poesia, cambiando nome e trasformando l’associazione in una piccola impresa. Ho ampliato il catalogo con l’apertura di altre sezioni. Attualmente AltrEdizioni Casa Editrice ne ha cinque (Narrativa, Saggistica, Arte e Architettura, Musica, Cultura memoria e spettacolo), con varie collane e ha all’attivo dal 2009 circa una trentina di titoli”.

Nessuna improvvisazione per Carmen. “Anzi – aggiunge -  per mesi non ho fatto altro che calcolare, programmare, con grande pazienza e impegno. Ho ricominciato a studiare e ho accettato la sfida di creare una nuova cosa, partendo da zero. Quasi. Mi è servita molto anche una breve esperienza lavorativa nella redazione della rivista culturale La Scena Illustrata, che feci durante i miei studi universitari. Indipendentemente dai collaboratori iniziali, che sono poi cambiati, mi sono rimboccata le maniche e ho faticato anche io, facendo il lavoro che formalmente non rientrava nel mio ruolo. Posso ben dire che la casa editrice è una mia creatura a tutti gli effetti. Inizialmente ho investito in termini di lavoro. Non ho ancora la possibilità di percepire uno stipendio da questa attività e questo periodo di crisi non aiuta. Riesco a restare in pari, ma ho dovuto cominciare a investire nell’attività anche parte del mio guadagno come cantante”.

Tanti sacrifici per la cantante, ma anche una convinzione: “Questa situazione cosi difficile per tutti mi ha fatto riflettere su quanto sia prezioso aprire a nuove collaborazioni. Per questo motivo ho cominciato a collaborare con altri professionisti del settore, che credono nel progetto e lo animano. Dietro le quinte attualmente siamo fondamentalmente in quattro – oltre alle tipografie da cui ci serviamo – ma gli autori sono la parte più importante. Il vantaggio di essere una piccola casa editrice è che mi sono potuta permettere di fare scelte non condizionate dal sistema del business. La casa editrice sostiene tirature abbastanza basse per il momento e questo non ci consente di essere competitivi nella grande distribuzione. Però, questo apparente svantaggio in realtà si concretizza nell’immenso vantaggio di poter decidere in autonomia la linea editoriale e le direttive della casa editrice. Sono parecchio entusiasta. La mia formazione, il fatto che io nasca come cantante lirica e la mia assoluta fiducia nel libro come strumento di valore mi hanno portato a realizzare con la casa editrice alcune importanti iniziative: Le parole del Dialogo, convegno in due giornate che nel 2013 sarà alla sua quarta edizione, il progetto OMAGGIO, dedicato ai grandi Poeti di tutti i tempi, Il progetto Editoria per i Conservatori, in collaborazione con il Conservatorio di Musica O. Vecchi-Tonelli di Modena e Carpi, che ha un obiettivo: creare un network di Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale, che abbia in AltrEdizioni Casa Editrice un punto di riferimento editoriale, sia per il settore della composizione, sia per quelli musicologico – analitico. Il 10 dicembre prossimo questo progetto sarà presentato a Roma nella Sala Crociera della Biblioteca di Archeologia e Arte del Mibac, a Palazzo Venezia con un concerto che segue l’esordio ufficiale a Modena e a Trento dello scorso anno. Ho sempre avuto una grande passione per i libri, sin da piccola. Mi madre mi racconta che da bambina quando leggevo un libro ero cosi assorta che non la sentivo se mi chiamava. I libri che ho letto sono stati e sono una parte rilevante della mia crescita e della mia formazione come essere umano. Sono stati luoghi in cui nascondermi, o mettermi in gioco, mi hanno offerto la possibilità di riflettere a lungo e profondamente sulle cose importanti per la mia vita, sono l’offerta di un confronto continuo con la mia esistenza”.

Carmen, soprano e imprenditrice
Ma si sente più cantante o imprenditrice? Carmen specifica che per mentalità e studi non vede la vita a compartimenti separati.  “Ma – afferma – come un unicum eterno e in continua evoluzione. Non vivo il canto e la casa editrice come due cose distinte. Mi identifico in entrambe, perché fanno parte della mia vita. Certo, sono due aspetti diversi, che a volte si incrociano e per questo appagano due lati della mia personalità, capaci di convivere. E cioè la creatività, la possibilità di coltivare un forte spirito di ricerca nella dimensione espressiva dell’arte musicale e la progettualità,  la possibilità di realizzare un prodotto apparentemente più concreto di quello artistico”.

A breve un libro sulla sua esperienza?  “Vedo improbabile adesso la necessità di un libro sulla mia vita – sorride-  forse quando avrò qualcosa da lasciare e quando sarà il momento di lasciare qualcosa”.

Si sente una tipa tosta? “Non so se sono una tipa tosta – replica –  sono una persona molto determinata e anche ambiziosa, lavorare non mi spaventa. Ho fatto scelte coraggiose e a volte scomode e le rifarei. Coltivo i miei desideri, cercando di non essere molto distruttiva nei confronti di me stessa”.

  Cinzia Ficco

Chi è Carmen Petrocelli

Laureata in Lettere con indirizzo Storia della Musica all’Università La Sapienza di Roma nel 1998. Nel 1993 ha cominciato a studiare Canto, facendo il Conservatorio da privatista. Ha conseguito la laurea di II° livello in Canto al Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli nel 2007.

Ha vinto alcune borse di studio ( il ‘900 e oltre sulla musica contemporanea nel 2001 presso il Conservatorio O. Vecchi di Modena e Mythos nel 2001 con la Fondazione Toscanini di Parma) e ha cominciato a lavorare come cantante. Ha frequentato vari corsi di perfezionamento. Nel tempo si è dilettata a organizzare concerti e a realizzare progetti musicali. Ha aperto una associazione culturale che si chiama Chez Arts Compagnia nella quale, tra l’altro, sono attivi due progetti importanti: Voci Ritrovate, nato nel 2005, dedicato alla riscoperta degli operisti cosiddetti minori dell’Ottocento, in collaborazione con il musicologo Maurizio Giarda e la pianista Hiroko Sato. E poi il progetto Händel e Cerveteri, nato nel 2009, dedicato alla rivalutazione della musica barocca e del compositore G.F. Händel in virtù della sua presenza in Italia dal 1707 al 1710 e nel principato della Famiglia Ruspoli, che comprendeva anche Cerveteri come riserva di caccia.  Con il progetto è nato il gruppo di musicisti professionisti HEnsemble (si pronuncia acca ensemble www.hensemble.it). L’iniziativa ha subito avuto il patrocinio del Comune di Cerveteri. Quest’anno con il finanziamento della Fondazione Cariciv si è attivato un laboratorio estivo gratuito  di circa 80 ore finalizzato alla creazione di un Ensemble Giovanile Barocco permanente. In questi giorni, infatti, si sta svolgendo nelle chiese del territorio di Cerveteri il primo Festival dell’EGB Surgite, eamus!.


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