Magazine Società

Carnage

Creato il 30 settembre 2011 da Frankezze

CarnageCarnage

Le commedie di solito funzionano così: c’è un protagonista che all’inizio della storia se la cava abbastanza bene, tutto è in equilibrio e in pace, così almeno sembra. Poi però arriva qualcosa o qualcuno a rompere la pace, che non era poi troppo solida, e le cose si complicano e il protagonista deve lottare per capire alcune cose di sé stesso e del mondo, lotta che lo porterà alla fine a un equilibrio tutto nuovo e forte molto più forte di quello di prima. La gente esce poi dal cinema tutto sommato ottimista sulla natura degli uomini.

In questo film qui invece accade che i protagonisti  non imparano nulla dalle cose che capitano loro, sprecano tutte le occasioni di dialogo che gli si presentano, danno il loro peggio, sempre di più,  nulla provoca in loro compassione, empatia o qualche altro sentimento che non sia rabbia, rancore o indifferenza, ci deludono continuamente, riusciamo a scrutarli sempre più in profondità, e quello che intravediamo nel fondo non è bello, è scuro e meschino.

Ehi, niente male per una commedia!

C’è un personaggio poi che si vede spesso in molti film, che è l’uomo d’affari che non ha tempo per la moglie i figli e la famiglia, tutto preso dal lavoro, sempre con il cellulare in mano non ha tempo per nulla, e spesso, in questi film, la moglie o chi per lei si stanca della sua assenza e butta il cellulare in mare o in un lago o nel fuoco, ci sono decine di esempi così, a pensarci bene è il più grande contributo della telefonia mobile alla scrittura cinematografica, e niente, dicevo che in quel momento lì, il momento del lancio del cellulare, l’uomo d’afffari capisce delle cose su di sé e sui propri sentimenti, è un punto di svolta, insomma, un’occasione, perlomeno.

In questo film qui invece il cellulare viene buttato dalla moglie in un vaso da fiori e viene però immediatamente raccolto dal marito e smontato e fatto asciugare con l’asciugacapelli e alla fine torna a suonare, uguale a prima, non c’era nulla da capire, nulla da cambiare, tutti resteranno egoisti, cattivi e soli.

Poi esci dal cinema con la voglia forte di urtare il primo che incontri per dirgli ‘Mi dispiace, davvero. Colpa mia’.

Il trailer lo metto in inglese, perché quello in italiano no, quello in italiano, no.

<style type="text/css">iframe.youtube-player{width:0;height:0;display:none;}</style><object width="650" height="391"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/ON3kwJPwcMU?version=2&hl=en_US&rel=0&fs=1" /><param name="allowfullscreen" value="true" /><param name="allowscriptaccess" value="always" /><param name="wmode" value="transparent" /><embed src="http://www.youtube.com/v/ON3kwJPwcMU?version=2&hl=en_US&rel=0&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" wmode="transparent" allowscriptaccess="always" allowfullscreen="true" width="650" height="391"></embed></object>

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :