Il controllo della Capitaneria è stato effettuato a seguito di una denuncia delle due associazioni ambientaliste, Lav e Marevivo, che hanno segnalato all’autorità la consuetudine del ristorante laziale di servire ad alcuni clienti selezionati carne di delfino.
Il musciame era spacciato come carne di squalo, ma le analisi disposte dalle Iene, che hanno smascherato questo commercio illegale, hanno mostrato che la carne venduta era di Stenella striata, un delfino che vive nel mar Mediterraneo e nel Mar Tirreno. La Direttiva europea stabilisce che gli Stati membri dell’Unione europea sono tenuti ad “istituire un regime di rigorosa tutela” dei delfini e in particolare ne vieta “qualsiasi forma di cattura o uccisione deliberata nell’ambiente naturale”.