La rete pullula di notizie riguardanti uno scienziato giapponese, Mitsuyuki Ikeda, che avrebbe raggiunto un importante risultato per coloro che sono alla ricerca di cibi proteici alternativi alla carne. Bene, il nostro amico sarebbe riuscito a creare un tipo di carne non carne utilizzando soia, essenze dal sapore di bistecca e proteine estratte da feci umane.
Nel filmato il benemerito spiega il procedimento adottato.
Riassumendo: non è carne vera, non sa di carne, costa fino a 20 volte di più a causa dei costi della ricerca e per giunta è fatta di quello che si diceva. Perché, dunque, dovremmo sceglierla? L’ineffabile scienziato elenca i vantaggi: è povera di grassi, riduce rifiuti ed emissioni di biossido di carbonio e mangiarla è un modo per completare la catena alimentare. Dal produttore al consumatore: carne a chilometri zero.
In realtà, tutto questo non è altro che una grossa burla realizzata dall’artista cinese Zhu Yu che già alcuni anni fa fece parlare di sé per delle foto che lo ritraevano mentre cuoceva e mangiava, apparentemente, un bambino o un feto. Solo il nome del prodotto scritto sull’incarto che il dottor Ikeda mostra nel filmato e sul frigorifero avrebbe dovuto destare qualche sospetto: shit burger. Eccezionale poi la bacchetta a forma di mano con indice teso completo di smalto, usata per indicare le scritte sulla lavagna: ne vorrei avere una io per le mie presentazioni!
Peccato perché, visto che da tempo qui in Italia siamo immersi fino al collo in quel materiale organico, la carne non sarebbe mai venuta a mancare nelle nostre tavole.