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Carnevale

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CARNEVALE

Non sono uscito. Per non sentirmi in colpa penso :
– Non tutti escono, molti rimangono in casa, avranno le loro ragioni ! –
Apro il cassetto dei ricordi e i pensieri si concentrano su quel gruppuscolo di individui visibilmente agitati. Li osservo e già mi chiedo come mai adulti non mascherati, ma conciati abbastanza male, gironzolano fra le vie tappezzate di coriandoli. Roba da ragazzi. Che ci fanno loro ?
Son sempre stato una persona che se può evitare i casini, li evita, tipo Don Abbondio, che scansava anche i sassi per la via.
Nel vedere i tipi alterati, ma curioso come sono incontro un amico e gli chiedo che ci fanno a giro e se non sembra loro di essere troppo grandi.
L’amico mi risponde :
– Il fatto è che sono stati coinvolti in scherzi “pesanti” e alla fine da scherzi sono diventati cose serie –
– Ma come ! Non ci posso credere ! – ribatto all’amico.
E lui :
– Da una manciata di coriandoli a delle stelle filanti, a una manganellata, son passati a pistola ad acqua e poi….è arrivato uno con la farina !!! –
– Ah ! Ah ! Ah ! E che volevano fare ? Il pane ? – rispondo io.
– Si sono incazzati di brutto perché avevano dei vestiti costosi e glieli hanno rovinati, poiché ritengono di avere avuto dei danni ora vogliono fare lo stesso a tutti quelli passano.-
Certo mi chiedo cosa ci fossero andati a fare a giro per carnevale con i vestiti costosi, per cercare grane ?
Anche se…. è vero che ognuno può andare a giro come crede in un paese civile, senza problemi.
Questa la sintesi dei fatti riepilogata dall’amico mentre si sta facendo buio e i ragazzi mascherati se ne vanno a casa.
Oggi dovrebbe valere il proverbio :
– A carnevale ogni scherzo vale ! –
Non è mica il giorno di :
– occhio per occhio e dente per dente ! –
Questa è la mia visione per i fatti accaduti e il breve commento all’amico.
Lui deluso come me dal comportamento inaspettato del gruppetto composto da arrabbiati abbestia, si incoraggiano l’un l’altro, hanno subito danni, comprato tre kg di farina, si sono dotati di spruzzini di acqua e … tutti quelli che passano….li conciano da far schifo. Con i vestiti bianchi di farina e i visi sembrano quelli dei pagliacci quando si fanno il cerone, sono davvero buffi, ma ridergli in faccia diventa molto pericoloso.
Mentre svanisce il fumo dei ricordi chiudo il cassetto e davvero non sapevo più se ridere o scappare a gambe levate per non farmi trovare dai loschi figuri.
Me ne stetti lì come un imbecille ad osservare gli adulti ritornati bambini con la determinazione dell’interprete del film di V per Vendetta e ti potevi nascondere solo nella bara.
Decisi che quella festa non era mia, e che spesso ci vuole un po’ di cervello anche per chi non ce l’ha.
Come quando guidi in auto, devi stare attento a te, ma spesso conviene fare attenzione anche a chi hai intorno o proviene dalla parte opposta, perché di briachi a giro ce n’è sempre tanti.


Archiviato in:Educazione civica, Racconti, Riflessioni Tagged: carnevale, Racconti, ricordi, riflessioni

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