Gli organismi viventi, ognuno con i propri adattamenti, sono un esempio lampante di cosa può fare la natura. Ma quando parliamo di organismi viventi, abbiamo in mente l'idea di enti provvisti di organizzazione cellulare; cosa dire dunque dei virus? Come e dove vivono? E... vivono? Sappiamo che non hanno cellule, tant'è vero che alcuni biologi li considerano il ponte tra sostanza vivente e non vivente, tra cellule e composti chimici.
Ciò non costituisce certo una scoperta sorprendente: i virus, che gran parte degli studiosi fatica anche a definire organismi, in quanto sprovvisti di cellule, sono ubiquitari: in ogni momento di ogni giorno siamo esposti a virus Tuttavia, la nostra conoscenza dell'universo virale è limitata solo ad una piccolissima frazione di quelli esistenti, quantificabili sinora intorno ai 3.000.
Gli scienziati hannorilevato la presenza di 234virus già noti, che rappresentano 26 diverse "famiglie", o tipi di virus, tra cui anche il ben noto papillomavirus (HPV) e il norovirus. Già questo basta a rendere le acque reflue il luogo in cui trova convivenza il più alto numero di tipi di virus sinora mai scoperto.
Ovviamente, non potevano mancare virus appartenenti ad alcuni degli abitanti delle fogne di tutto il mondo: roditori e scarafaggi. Analogamente, essendo le acque reflue un habitat ideale anche per i batteri, tra i tipi virali noti ricadevano anche virus batteriofagi. Infine, un gran numero di virus conosciuti si trovano in acque reflue provenienti da impianti, probabilmente a causa del fatto che gli esseri umani si nutrono di piante, e i virus delle piante finiscono per essere più numerosi di altri tipi di virus nelle feci umane.
Le acque reflue però contengono ancora tante invisibili "Americhe" da scoprire: gran parte dei tipi di virus riscontrati deve ancora essere classificata. Questo è importante, soprattutto perché i virus possono essere messi in stretta correlazione con lo stato di salute non solo della popolazione umana di una certa area, ma anche dell'ambiente stesso. Conoscere approfonditamente le caratteristiche tassonomiche di un dato popolamento virale potrebbe ad esempio diventare un nuovo strumento di studio alla stregua della composizione tassonomica dei popolamenti fitoplanctonici di un ambiente acquatico, in base alla quale si può capire in che condizioni di salute versa un sistema a seconda di quali specie di alghe vivono.
In onore delle grandi scoperte, oggi, 12 ottobre 2011, si celebra la V edizione del Carnevale della Biodiversità, questa volta dedicato alle nicchie estreme ed ospitato dall'ottimo blog Theropoda. Per poter leggere anche gli altri contributi, andate a questo link e... buona lettura! ^__^
Cantalupo, P., Calgua, B., Zhao, G., Hundesa, A., Wier, A., Katz, J., Grabe, M., Hendrix, R., Girones, R., Wang, D., & Pipas, J. (2011). Raw Sewage Harbors Diverse Viral Populations mBio, 2 (5) DOI: 10.1128/mBio.00180-11