Carnevale. I carri mascherati e i nostri costumi.

Da Tiz

Anche quest’anno sfilata dei carri il sabato grasso…e anche quest’anno metà famiglia era in preda a raffreddori e simili. Però siamo usciti lo stesso (pagandone lo scotto la domenica…).

Per Febe abbiamo riciclato il vestito da Capitan Uncino di Luca… l’avevo fatto io quando aveva due anni e ne vado fiera; mi dispiaceva lasciarlo in armadio… eccolo mentre lo indossa, sette anni fa

e mentre diventa inconsapevole attrazione a Venezia!

Febe l’ha indossato tutta spavalda…

… ma, appena ha sentito la confusione dei primi carri si è rincantucciata in braccio al papà…

Luca, invece, ha usato il vestito da cavaliere Jedi dell’anno scorso, visto che, causa mal di pancia era uscito per poco più di dieci minuti!

Poi però ha sentito il freddo e ha preferito approfittare del passaggio a casa per toglierlo e per uscire con il papà in un abbozzo di steam-punk style!

Infine Tabita, anche per lei il costume da pirata dello scorso anno è andato benissimo, comunque le sue preoccupazioni principali erano di poter mettere lo smalto e di poter andare un po’ in giro da sola con le sue amiche…

I carri allegorici non avevano quasi nulla di originale; ha colpito l’attenzione di Febe il drago…

e la mia un carro così brutto che non meritava nemmeno una foto: un carro armato con tutti ragazzi in divisa militare e passamontagna… tetro e senza scopo.

E io continuo a chiedermi perché nessuno si ingegni a tirare fuori almeno un paio di musiche diverse dalle solite che si susseguno monotone carro dopo carro e anno dopo anno… e che cavolo, non ditemi che non verrebbe bene una coreografia carnevalesca su un brano di Kusturica!

Due costumi facili, ma di grandissimo effetto li ho notati… quello delle meduse, davvero fantastiche, soprattutto dal vivo mentre ondeggiavano in gruppo davanti al carro…

e quello della mia amica Laura, ingengnoso!

E oggi tutti a casa, tra areosol e propoli!


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