I Veglioni Ufficiali di Carnevale più belli della Versilia sono a La Capannina di Franceschi.
La discoteca regina della Versilia ti aspetta per due feste in maschera ricche di musica e divertimento.
www.DiscotecheVersilia.it ti presenta il più bel Carnevale in discoteca più bello tra Forte dei Marmi e Viareggio.
Guarda il video dell’anno scorso dei Veglioni del Carnevale di Viareggio…
…quest’anno invece i Veglioni in Capannina sono organizzati in collaborazione con il Carnevale di Santa Croce.
Sabato 22 Febbraio e Sabato 1° Marzo la Capannina ti aspetta.
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Godi del massimo dei vantaggi, evita la coda all’ingresso e godi degli stessi vantaggi che La Capannina di Franceschi offre ai suoi migliori ospiti. Riserva subito il tuo tavolo o la tua cena:
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Sabato 22 Febbraio: Una notte da supereroi.
Sala centrale: Stefano Seppia DJ Live Show: Sette Sotto Band Prive: Stefano Natali Piano Bar: Stefano BusàSabato 1° Marzo.
Sala centrale: Stefano Seppia DJ Live Show: Balla sui cubi Band Prive: Stefano Natali Piano Bar: Stefano BusàFoto Carnevale in Capannina.
Il Carnevale di Santa Croce.
Carnevale d’autore.
La prima sfilata del Carnevale di Santa Croce sull´Arno risale al 1928, quando alcuni paesani decisero di mascherarsi per ravvivare le grigie giornate invernali. In quei tempi non c´era la televisione e gli apparecchi radio erano pochi; così, una decina di amici fecero scendere in piazza carri allegorici (che allora venivano trainati da coppie di buoi) e un migliaio di maschere. Arrivarono giovani da tutti i paesi limitrofi: era una festa spensierata e partecipata. Nel 1929 nevicò e i carri restarono nelle rimesse dove erano stati costruiti, ma nel 1930 uscirono alla grande. A metà degli anni Trenta nacquero i primi gruppi carnevaleschi collegati ai vari Bar del centro storico: “Il Gatto”, per il Bar di Fio, “Il Saladino”, per il Bar del Commercio, “La Luna” per il Bar da Uccello. Nel 1938, poi, si aggiunse anche “Il Nuovo Astro”, del Bar Italia.
Dal 1939 ci fu la tragica interruzione dovuta al secondo conflitto mondiale. Dopo la fine della guerra, con l´inizio della ricostruzione ed il fiorire della vita democratica e delle attività economiche, rinacque anche il carnevale che, per evidenti motivi imposti dalle tragiche vicende storiche, aveva cessato la propria attività. I carri e le maschere riportarono l´allegria e la voglia di divertirsi nelle vie della nostra piccola città. Riemersero le rivalità fra i gruppi mascherati e furono organizzati memorabili veglioni al Teatro Verdi. L´ironia ed il sarcasmo tornarono così a brillare dopo un lungo periodo di buio. Per alcuni anni il carnevale di Santa Croce sull´Arno non ebbe rivali. Poi, purtroppo, nel 1953, a seguito degli scioperi dei lavoratori e degli incidenti che si verificarono, il carnevale perse nuovamente il proprio smalto fino quasi a scomparire per un lungo periodo, durante il quale, però, la cultura e la passione carnevalesca dei santacrocesi non fu mai spenta del tutto. Una fiammella rimase sempre accesa e questa si manifestava quasi esclusivamente con la mascherata buffa del giovedì grasso e con la festa dei bambini (la famosa matinèe lillipuziana), che si svolgeva al Cinema Lami (oggi Supercinema Lami) e che sfornava tante belle mascherine, che per decine di anni spopolavano nei vari concorsi regionali riportando innumerevoli premi e citazioni.
Si giunse così alla metà degli anni ´70, precisamente al 1976, quando un gruppo di vecchi carnevalai riprese la fiammella e la trasformò ben presto, tanta era la voglia di carnevale, in un incendio di colori, maschere, allegria, feste e veglioni. Risorsero i vecchi gruppi del Nuovo Astro e della Luna, che prese il nome di Nuova Luna, e nacquero quelli della Lupa e degli Spensierati. Da quel momento in poi, le iniziative si sono moltiplicate e la fama delle nostre sfilate si è affermata velocemente in tutta Italia, diffondendo così un´immagine positiva del nostro paese ed il carnevale santacrocese, per la bellezza e la cura dei minimi particolari dei suoi costumi, si è conquistato l´appellativo di carnevale d´autore.