E’ ufficiale! La nuova Magic, da ieri, è ufficialmente entrata a far parte della flotta di Carnival Cruise Lines. In una giornata densa di avvenimenti, tra sole, nuvole e pioggia, si è svolta la grande cerimonia di battesimo, alla presenza delle principali autorità Carnival e di Fincantieri, tra le quali il Presidente e CEO della compagnia, Gerry Cahill, e la madrina dell’evento, Lindsey Wilkerson, ambasciatrice di un’associazione impegnata nella ricerca e lotta contro i tumori infantili.
Spettacolo di effetti speciali a bordo, a teatro; la tradizionale rottura della bottiglia contro la murata di prua; un assegno da $ 50.000,00 devoluto in favore dell’Associazione benefica. Sono stati questi i principali momenti che hanno caratterizzato la giornata e scritto la prima pagina del diario di bordo di Carnival Magic.
Dopo la cerimonia la nave è salpata per il suo primo viaggio, la grande crociera inaugurale di nove giorni diretta a Barcellona, che costituirà, di fatto, il suo home port durante la prossima stagione estiva.
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Motivo? Semplice. I cantieri non sono più così pieni, in termini di ordinazioni, come un tempo e, di conseguenza, occorre prendere in considerazione l’eventualità di ridimensionamenti e tagli.
In un articolo recentemente pubblicato da Repubblica, inoltre, viene chiaramente specificato che quel campanello ha già prodotto un primo effetto, in coincidenza proprio con la consegna di Magic.
Da oggi, si apprende, Fincantieri cede la sua leadership mondiale ad un altro grande competitor.
Il portafoglio ordini mondiale, da qui al 2014 prevede la consegna di 18 navi da crociera. Tre entro quest’anno, nove nel 2012, quattro nel 2013 e due nel 2014.
Ma a guidare quest’ulteriore espansione delle principali compagnie mondiali sono ora i cantieri tedeschi Meyer Werft, con sette navi in ordinazione e che, tra l’altro, stanno anche costruendo per Aida, la compagnia tedesca controllata da Costa Crociere.
Molteplici possono essere le ragioni di questa improvvisa inversione di tendenza. In primis le diverse politiche attuate in Germania rispetto all’italia. Il governo tedesco infatti da qualche tempo ha avviato una politica di sostegno alla sua produzione; qui, inoltre, l’accesso al credito degli Istituti bancari da parte delle imprese è maggiormente facilitato grazie al supporto della locale Sace, in grado di offrire maggiori e migliori assicurazioni.
Una situazione peraltro già da diverso tempo sottolineata anche dalla stessa Fincantieri, per il tramite del suo Amministratore delegato Giuseppe Bono, che da tempo chiede maggiori attenzioni ad uno dei pochi settori rimasti, quello della cantieristica, in grado di rappresentare l’eccellenza italiana nel mondo.
Una situazione, quella attuale, che potrebbe ulteriormente rovesciarsi e tornare al panorama precedente. Al momento, però, i numeri non sono confortanti: sei navi in consegna, per Fincantieri, nei prossimi quattro anni, rischiano di mettere a dura prova la realtà italiana, che vanta ben tre cantieri interamente dedicati al mondo crociere: Monfalcone, Marghera e Sestri Ponente.
E proprio su quest’ultimo si concentrano ormai da diverso tempo le attenzioni: di fianco al prossimo piano industriale di Fincantieri, tanto atteso quanto temuto, soprattutto dai lavoratori, si inserisce il decreto Milleproroghe ed il collegato stanziamento di 70 milioni di euro per il suo ribaltamento a mare, grazie all’emendamento 2.536.
Stanziamento che però, allo stato attuale, pare non decollare e rimane fermo su un tavolo della burocrazia.
Di certezze, insomma, ancora poche. Di speranze tante. Tutte all’insegna della salvaguardia e del rilancio dell’autentico Made in Italy.