Caro autore, lei deve fare di più!

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite
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Tra tutte le regole dello scrivere che ogni tanto vengono tirate fuori, l’unica che mi pare abbia davvero una valenza, è scrivi!

Proprio così: scrivi! con il punto esclamativo.

A proposito cito l’articolo di Francesca Giannone, Consigli ai giovani scrittori, che si conclude proprio così: “In fin dei conti il solo modo per imparare a scrivere un romanzo, è scrivere”.

Che è un’idea che condivido e che ho espresso diverse volte anche qui: scrivere e, una volta scritto, continuare a scrivere.

Incanalavo il tutto su twitter quando, Valentino Spataro (IusOnDemand) mi fa notare che oggi all’autore si chiede molto di più.

Cioè, dopo aver prodotto il suo manoscritto, averlo corretto, editato insieme alla casa editrice e pubblicato, l’autore deve fare un altro passo: connettersi con i suoi lettori. Proprio così: usando i social network, l’autore deve presentarsi e promuoversi, cioè, fare anche da ufficio stampa.

Con questi pensieri in testa, durante la mia consueta pausa (che da caffè è diventata pausa tè), ho pescato un articolo dal titolo “Writers – Have You Developed THIS Skill?“, firmato da Mary Jaksch, capo redattore de Write to Done.

Mi sono incuriosito: quale sarà questa “capacità” che un autore deve assolutamente avere?

Uso di Twitter? Blogging? Qualche altra diavoleria social?

Partendo dall’ormai noto ritornello – bisogna avvicinarsi al lettore, Jaksch esorta l’autore con un You need to put YOUR face out there.

Come?

Semplice: parlando in video.

Sebbene l’articolo di Jaksch a tratti assuma le caratteristiche di uno spot per un corso su How to Blog with Video, l’idea mi è continuata a ronzare nella testa.

Usare i video sembra interessante.

Magari si potrebbe una volta al mese confezionare un video riassuntivo dei propri articoli sul blog, oppure, leggere passi dalle proprie opere, commentare delle notizie. Insomma, le possibilità sono davvero tante.

Quindi, ricapitoliamo.

Regola uno: scrivi!

Regola due: diventa social!

Regola tre: mettici la faccia!

Certo, i tempi cambiano, ma scrivere, mi pare ovvio, rimane il primo passo. Ed è ancora quello più difficile.

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