Se volessi trovare la parola che più possa dare un significato a questo Natale, credo che questa parola sia Speranza.
In un anno che è stato così difficile per la stragrande maggioranza delle persone, la speranza sembra quasi essere l'ultimo porto su cui approdare prima di un eventuale naufragio.Mantenere un atteggiamento positivo verso la vita quando tutto sembra remarti contro non è una cosa facile da mettere in pratica.Il senso di smarrimento, di incertezza, di rassegnazione, di frustrazione ha pervaso gli animi di molti di noi.C'è chi ha reagito, chi ha trovato nel buio la luce della salvezza e c'è chi invece, purtroppo, nel buio ci si è smarrito definitivamente.Quando la felicità ti piomba addosso non sei lì a farti domande, ti godi quel periodo della vita e pensi che non avrà mai fine e poi, un giorno, ci si sveglia e ci si rende conto che la vita è un ciclo e così come ogni giorno esce il sole, ogni sera il sole se ne va e quando la tristezza, la noia, la sfiducia entrano in te stesso, senti che tutte quelle certezze che credevi di aver ottenuto si stanno sgretolando e cominci ad aver paura.Ma è proprio nella maledetta paura che si deve avere la forza, il coraggio di ritrovare dentro di sé le risorse ed ognuno di noi ha le sue risorse, peccato che spesso la vita stessa ce le fa dimenticare.Quando si era bambini si aspettava questo giorno per scrivere la famosa letterina a Babbo Natale e ci si divertiva a metterla sotto il piatto del papà o della mamma e poterla leggere a tutti i presenti, ottenendo anche qualche monetina per le prime pubbliche recite.Molti di noi sono cresciuti, sono diventati uomini e donne mature, e, quindi oggi a chi la scriviamo quella lettera?Forse non c'è neanche più quella persona che faceva finta di trovarla sotto il suo piatto e per riceverla dovrebbe costringere Babbo Natale a fare un lungo viaggio, eppure se, almeno in questi giorni, ognuno di noi tornasse bambino e scrivesse di nuovo quella lettera sono sicuro che non andrebbe persa, nell'Universo c'è sempre qualcuno che la intercetterà e chissà che quei desideri, quei sogni, quelle amarezze, quelle richieste di aiuto, non trovino quella risposta che si sta attendendo da tempo.Sarebbe per me bello poter stringere la mano ad ognuno di voi che avete condiviso con me tanti miei personali momenti, sia di persona che attraverso le pagine dei miei blog, di facebook, di twitter e di tutte queste altre forme di comunicazione moderna e come fanno gli artisti quando sono all'ultima rappresentazione e fanno la scaletta dei ringraziamenti anche io voglio dire GRAZIE
innanzitutto ai miei familiari perché la famiglia è il motore principale, è il carburante che ti fa andare avanti;agli amici storici e alle amiche storiche, per il bene che ci vogliamo e non viene scalfito dal tempo:a chi giornalmente divide con me le gioie e le amarezze della nostra agenzia di viaggi e mi riferisco a Emanuela, Katia e Annamaria;a tutti i clienti che continuano a darmi fiducia e molti di loro sono ormai anche amici storici;a tutte le persone che mi hanno dato la possibilità di farmi conoscere, ospitando i miei scritti sui loro blog, sui loro giornali, commentando i miei articoli;alle centinaia di agenti di viaggio perché ritrovino il giusto entusiasmo per andare avanti;a tutti coloro che mi hanno dato fiducia;alle persone che hanno contribuito alla mia crescita personale e professionale;e anche GRAZIE a chi, pochi a dire il vero, hanno deluso le mie aspettative perché, comunque sia, mi hanno fatto capire altri aspetti di me stesso, hanno fatto emergere delle mie lacune sulle quali ho lavorato.Vi abbraccio tutti e a tutti dico BUON NATALE."il modo più sicuro di diventare infelici è desiderare di essere più felici" (Schopenhauer)da Santo