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Caro benzina: colpa di berlusconi

Creato il 16 maggio 2011 da Pallequadre
I PREZZI DEL CARBURANTE SONO AI MASSIMI STORICI
Caro benzina: colpa di berlusconiEppure il petrolio non è arrivato al prezzo che aveva qualche anno fa.
Ci sarebbe sa sospettare che le compagnie petrolifere stiano facendo un crestone pauroso aumentando i prezzi come gli pare e piace, cosa che probabilmente fanno sempre.
Ma c'è un'altra cosa, un piccolo dettaglio ma che incide pesantemente sull'economia.
L'ha svelato Bersani (quel giorno ha distrutto tutti a ballarò) nella trasmissione di rai3, e ovviamente la notizia non è stata ripresa da nessuno.
Probabilmente faceva parte del decreto Bersani stesso: una norma che prevedeva che l'iva in surplus dovuta all'aumento del prezzo della benzina veniva restituito diminuendo le accise.
Una norma niente male, cosa che silvio ha ben pensato di eliminare appena arrivato...
Ovviamente nessuno ha detto nulla, ne sull'introduzione (poi si mette in dubbio che i tg non siano venduti) ne sull'abolizione, ma i fatti cantano, cantano eccome!
Infatti quando il barile di petrolio aveva toccato i 180 dollari la benzina costava MENO di adesso che ne costa 100.
Come è possibile? La norma, Bersani non ha sparato cazzate, la norma esisteva realmente!
Questa abolizione, ovviamente taciuta, ha salassato l'economia di tantissimi miliardi di euro.
Alla faccia dei poveri disgraziati che sostengono che per far ripartire l'economia bisogna abbassare le accise, sti disonesti LE AUMENTANO.
Ho già spiegato gli effetti deleteri che il costo del carburante riflette sull'economia, ma facciamo un riassunto veloce: Aumenta l'inflazione, perchè tutto è trasportato, riscaldato, prodotto con il petrolio e i carburanti.
Toglie dalle tasche dei cittadini denaro vitale, perchè aumentando il costo del carburante aumenta anche la tassazione. Questi hanno come risultati un aumento dell'inflazione e la contemporanea perdita di denaro, cioè disastro finanziario.
Ovviamente questo prelievo taciuto maliziosamente non figura da nessuna parte, cosa che permette al premier di raccontare alla gente di non aver aumentato le tasse (cosa verificabile in mille maniere a dire il vero, ma il cittadino guarda solo le sue tasche), oltre che dire che il governo sta lavorando (parole grosse) egregiamente.
Insomma, ora sappiamo che il caro benzina, 1,60 euro a litro, manco fosse oro, non è dovuto alla speculazione delle compagnie petrolifere (o almeno non solo) ma alla tassazione imposta dal governo.
Ma se fosse stato il tanto amato dai telelobotomizzati durante il picco di 180 dollari al barile, quanto cazzo sarebbe costata la benzina?
Bersani parla della norma dal 1:20 (un minuto e venti secondi)

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