Scritto da: Nina 28 novembre 2013 in Iniziative Inserisci un commento 35 visite utenti

Quanto vorrei che leggessi la mia letterina ...
Caro Berlusconi decaduto,
fra pochi giorni è Natale e io ho tanti desideri che vorrei venissero realizzati. Il primo è che tu (mi scusi se le do del tu) leggessi questa lettera. Perché è troppo tempo ormai che mi tengo dentro un paio di cose, forse da quando avevo 10 anni.
Non che prima non lo potessi fare o che non l’abbia mai fatto di dire ciò che penso su di te, ma di certo adesso c’è più sapore. Come quando sei in tensione per l’esame all’ Università, che quando poi va bene, quel pomeriggio è il più bello del mondo; ti senti padrone della città (si perché accidenti a me, ho studiato per lavorare e guadagnarmi il mio stipendio.)
Ho delle cose che ho sempre voluto dirti, e non parlo di accorgimenti sui fatti politici o sulla tua vita privata, no! Non parlo di accuse sul tuo operato o di lode al merito per i tuoi immensi e innumerevoli rapporti internazionali … Parlo di altro; per quello ci hanno pensato giornalisti più bravi e belli di me.
Io voglio parlare della tua fortuna:
Senza offesa, io penso che sei una persona molto fortunata. Guarda che prima non la pensavo così, prima ero convinta che per essere arrivato sin dove sei arrivato, dovevi per forza avere della sana materia grigia nel cervello; poi ad un certo punto non l’ho più pensato. Ma ho iniziato a pensare altro..
- Berlusconi penso che non sei proprio bello come uomo, però penso che le donne che ti hanno amato, ti hanno fatto credere il contrario. Non è colpa tua..
- Penso che non hai messo in ridicolo la nazione, no! Siamo noi che te lo abbiamo permesso.Tu non hai colpe!
- Penso che non dovresti subire nessun processo, perché siamo noi gli unici responsabili di tutto il tuo operato.
- Penso che Vanna Marchi ha fatto di peggio e che non meritate la stessa accusa di persone manipolatrici o approfittatori del malessere altrui, nonché di esseri assolutamente tornacontisti.
Adesso vorrei e mi piacerebbe davvero che questa lettera domani, o quando avrai due minuti, la leggessi. La prendi e la consideri un documento ufficiale in grado di scagionarti … Perché temo in cuor mio, che la tua fine è la nostra fine celebrale. Si perché mi è rimasto l’amaro in bocca, perché noi ti dovevamo controbattere nel pieno delle tue forze, ai tuoi inizi e non dopo averti dato ripetutamente la nazione in mano.
Per concludere, in questo Natale che ci apprestiamo a vivere, un pensiero va a Saviano a Santoro e a Crozza … non oso immaginare come faranno senza di te; quindi sii buono e manda gli auguri per Natale… fai qualcosa per loro, almeno per loro.
Con affetto, una tua connazionale del Sud che ti ricorderà per sempre con queste due foto, che a mio avviso ci rappresentano molto … le statue, la storia e la cultura d’Italia:


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