di Giuliano Fago Golfarelli - La storia del Trentino vinicolo, bloggata e stereotipata, ha ancora molto da raccontare.
Ha qualcosa da raccontare di quelli che ci hanno creduto veramente, come del resto noi qui quando cerchiamo di fare unione con i pochi che ci credono ancora.
Enzo Marinelli se ne è andato come ha sempre vissuto. Con orgoglio e serenità.
Ma chi è costui, poco noto alle cronache vinicole sia regionali che internazionali?
Era l’Uomo tranquillo che ha sempre creduto nei Vini del Concilio, un socio di minoranza; un commerciale arguto ed efficiente, che ha diffuso a piene mani i boccioni tappo corona della Lagaria Vini e che poi, non so per quale alchimia aziendale, divenne socio della Concilio e fino alla fine credette al valore e alla qualità dei suoi vini.
Caro Enzo, discutevo con te come con Vigilio Grigolli.
Sognavamo tutti il futuro: voi eravate troppo presi da conti che non tornavano, da nuove costruzioni che se dovevano costare 10 ne costavano molto di più, da impianti per i lavaggi delle bottiglie messi a capitale, ma da buttare giù nella roggia; io stufo con il desiderio di tornarmene da dove ero venuto.
Sogni di Volano e dintorni.
Eravamo quasi tutti ragazzi perbene, come in questa foto del 1984 con tutti i vostri venditori diretti ed indiretti. Bella squadra, no ?
Enzo, te saludo con stima.
Giuliano Fago Golfarelli