Alberghi fantastici con tutti i comfort. Quattro stelle, cinque stelle, cinque stelle e pure di lusso. Personale gentilissimo. Accappatoi griffati e pantofole da camera. Panorami mozzafiato e città incantevoli.
Un vero sogno.
E pensi: vuoi vedere che anche in Italia c’è qualcuno che ha capito come fare accoglienza turistica?
Vuoi vedere che prima o poi riusciremo a competere con le mete straniere.
Vuoi vedere che c’è speranza?
No, è meglio chiudere gli occhi e non vedere.
Perché se è vero che il diavolo si nasconde nei dettagli, tutto questo non basta. O meglio sarebbe più che sufficiente se le cose basilari, quelle che ormai vengono date per scontate da tutte le persone dotate di un po’ di buon senso, fossero garantite.
Tra le tante, ma non l’unica, c’è il Wi-Fi gratuito, che ormai non è più un servizio accessorio da offrire a pochi clienti, ma
- una necessità per molti,
- una ovvietà per chi viaggia spesso,
- un’opportunità enorme per le stesse strutture alberghiere.
Insomma, offrire l’accesso a Internet a pagamento è un crimine contro l’umanità o per dirla meglio, una sciocchezza megagalattica. Un gesto degno del miglior Tafazzi (quello che si bastonava gli zebedei).
Caro Hotel, il Wi-Fi è tuo amico.
Oggi chi ha veramente bisogno della connessione può farlo sicuramente anche autonomamente, quindi non acquisterà mai il tuo Wi-Fi.
Chi non ne ha bisogno, proprio perché non ne ha bisogno, non acquisterà mai il tuo Wi-Fi. Ed in più non verrà incentivato a lasciare un giudizio, una recensione magari positiva sulla struttura. Non diventerà mai un passaparola umano per portarti nuovi clienti.
Chi invece, come me, non solo non diventerà un portatore sano di nuovi clienti, è anche uno a cui piace condividere esperienze in rete, parlerà molto male di te
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