Magazine Opinioni
Egregio Presidente, c’è un forte bisogno di pluralità; un forte bisogno di libertà di opinione.
E’ arrivato il momento di fare delle scelte.
Lei, quale supremo garante dei diritti e della libertà di tutti e di ciascuno, deve intervenire, affinché questo Paese ri-acquisti grande dignità. Una scelta rivolta soprattutto a tutti i cittadini che vivono momenti di estremo bisogno.
Lo Stato, ed è sotto gli occhi di tutti e soprattutto dei paesi esteri, si è allontanato dalla schiera delle persone bisognose ma soprattutto dal “POPOLO”. Non c’è più libertà, non c’è più democrazia, non c’è più benessere, ma soprattutto, Egregio Presidente, LA LEGGE NON E’ UGUALE PER TUTTI, ma oggi in modo sempre più oltraggioso e impudente.
Allora Egregio Presidente sorge spontanea una domanda: ma com’è possibile che il Paese di Dante, il Paese del Rinascimento di un’intera civiltà; il Paese dei Cesari sia diventato il Paese delle meretrici, dei corrotti, dei mafiosi, dei politici-comici e dei comici-politici?
Ma soprattutto com’è possibile che dopo aver vissuto una realtà come quella “fascisa”, riusciamo, inermi e in silenzio, a viverne un’altra che non si fa con i fucili ma con la disinformazione? Nutro un grande rispetto per la Sua persona e per la correttezza e l'alto senso dello Stato con cui Ella ha ricoperto importanti incarichi istituzionali. In questo momento, più che mai, gli Italiani hanno bisogno di essere difesi nei loro più sacri diritti costituzionali ed esortati a prenderne coscienza.
E’ una questione di garanzia dei fondamentali diritti umani e costituzionali di tutti quei cittadini che non si riconoscono più o non si sono mai riconosciuti in questa attuale classe politica.
Signor Presidente, ci appelliamo a Lei perché sia garante dei diritti sanciti nella Carta Costituzionale di fronte a chiunque intenda imporre agli altri la propria a- moralità, immoralità, per legge.
A vizio di lussuria fu sì rotta,
che libito fé licito in sua legge,
per torre il biasmo in che era condotta.
Dante, Inferno, canto v
Il Presidente dell’M.N.C.
Angelo Sciascia
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