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Caro Renzi ecco cosa dire a Rouhani: apri l’Iran all’inviato ONU per i Diritti Umani

Creato il 02 novembre 2015 da Nopasdaran @No_Pasdaran

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Il regime iraniano e’ firmatario di ben cinque convenzioni internazionali dell’ONU, relative alla difesa dei diritti umani. Tra queste, vogliamo sottolinearlo, c’e’ il Covenant Internazionale per la difesa dei Diritti Civili e Politici, ma anche importanti Trattati in merito al ripudio al rispetto dei diritti dell’infanzia e al ripudio di ogni genere di discriminazione razziale,culturale, sociale ed economica (UNHR). Nonostante tutto, l’Iran e’ la patria dell’abuso dei diritti umani. 

Come noto, la Repubblica Islamica fa un uso costante della pena di morte, anche per colpire oppositori politici (2000 esecuzione dalla sola elezione di Rouhani nel giugno 2013). Non solo: con il sostegno indiretto dell’Agenzia contro il traffico di Droga dell’ONU, l’Iran usa la pena capitale anche per punire reati di droga di minore entità (in piena violazione delle stesse normative delle Nazioni Unite). All’uso fanatico del cappio, va aggiunto il non rispetto degli altri Trattati firmati da Teheran. La discriminazione in Iran e’ una pratica normale, soprattutto contro le minoranze etniche (Ahwazi), quelle religiose (Baha’i, Sunniti e Cristiani) e contro le donne.

Per quanto concerne quest’ultimo aspetto, vogliamo ricordare che: la vita della donna vale legalmente meta’ di quella dell’uomo (cosi come la sua testimonianza); la donna ha bisogno del permesso di un tutore maschile per lavorare e lasciare il Paese; le donne sono spesso soggette alla separazione di genere, anche sui posti di lavoro; il salario della donna e’ sempre più basso di quello dell’uomo (praticamente la meta’).

Per tutti questi motivi, l’ONU ha nominato un inviato speciale per le i diritti umani in Iran, dal 2010 l’ex Ministro degli Esteri delle Maldive Ahmed Shaheed. Nonostante le ripetute richieste, il regime iraniano non ha mai permesso all’inviato ONU di entrare nel Paese. Al contrario, ad ogni report prodotto – non importa se più o meno negativo – Teheran ha reagito descrivendo Shaheed come un venduto al nemico Occidentale. Tra le altre cose, ultimamente, l’Iran ha anche provato ad inventare una storia di rapporti segreti tra l’Arabia Saudita e lo stesso Ahmed Shaheed (campagna fallita pietosamente).

Per questi motivi, in questi giorni, l'”International Campaign for Human Rights in Iran“, ha lanciato una apposita campagna dal titolo “L’Iran deve permettere all’inviato ONU di entrare nel Paese. Come fanno notare gli attivisti, infatti, cosi come l’Iran intende accettare (teoricamente) le visite degli ispettori AIEA per il programma nucleare, deve accettare anche le visite dei delegati internazionali, per quanto concerne il rispetto dei Trattati sui diritti umani, civili e politici.

Si tratta di una richiesta dovuta che, in primis, l’Italia dovrebbe fare al Presidente iraniano Hassan Rouhani in occasione della sua prossima visita a Roma (14-15 Novembre). Il rispetto dei diritti umani dev’essere una premessa e una pre-condizione, per i nuovi rapporto con la Repubblica Islamica dell’Iran.



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