Al capo [1] della Cecenia R. Kadyrov dalla redazione della “Novaja gazeta”
Egregio Ramzan Achmatovič!
E' vero che nell'intervista alla rivista “Newsweek” Lei ha testualmente dichiarato che tutti quelli che criticano il premier Vladimir Putin, che è il Suo idolo, sono Suoi nemici personali?
La Sua dichiarazione ha a che fare con la critica del Primo Ministro da parte della stampa, delle organizzazioni per la difesa dei diritti umani e di una serie di politici nazionali ed esteri?
Punirà questi critici (e a Suo modo di dire – nemici) del Suo idolo con parole benevole o li considererà avversari militari?
Come intende concretamente agire con i concorrenti politici di Vladimir Putin durante la prossima campagna elettorale presidenziale?
Le mie domande sono assolutamente serie, così come le Sue dichiarazioni. Le mie domande hanno un carattere assolutamente pratico: è possibile adesso, per non divenire Suo nemico, criticare l'operato del governo (per esempio sull'innalzamento dell'età pensionabile e l'abolizione della quota statale delle pensioni) o le pensioni in questo caso non possono servire?
Anche la critica degli amici del premier (che si occupano di affari) è inaccettabile per Lei?
Conto di ricevere da Lei delle risposte alle mie domande pratiche per determinare la futura poltica del nostro giornale.
A sua scelta: un'intervista personale o una lettera alla redazione.
Spero sinceramente di avere risposta da Lei e non dal Suo stalliere.
Il direttore della
“Novaja gazeta”
Dmitrij Muratov
26.10.2010, “Novaja gazeta”, http://www.novayagazeta.ru/data/2010/120/03.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)
[1] Ramzan Kadyrov ha rinunciato al titolo di “presidente” per divenire “capo della repubblica” perché solo il presidente della Federazione Russa dovrebbe avere questo titolo.