Il fatto è che per vent'anni ha tenuto tutti per le palle. Strizzandole personalmente o facendole carezzare da altre come e quando gli pareva, Silvio è stato il padrone assoluto della politica made in Italy, disponendone da dittatore e ricorrendo a ricatti (e “Montecitorio-compravendita”) quando si è trovato in difficoltà. Non a caso, “l'ideatore della truffa allo Stato” (lo ha detto la Corte di Cassazione, mica noi), è incazzato come un toro andaluso in perenne astinenza sessuale con le nacchere che gli fracassano i cabasisi pure di notte, perché sembra che non funzionino più né i ricatti né la compravendita. Se è vero (purtroppo la nostra stima nei confronti degli uomini e delle donne del Pd è in una fase di forte discesa) che la Giunta per le Elezioni già stasera potrebbe votare sulle pregiudiziali di costituzionalità della “Severino” e sottoscrivere che no, non è una legge anticostituzionale, di fatto Silvio decadrebbe. Date le premesse, dobbiamo assolutamente attendere il tg della notte per sapere come andrà a finire, i 101 zozzoni qualcosa ce l'hanno insegnata e poi, non dire quattro se non ce l'hai nel sacco. Nonostante tutto, gli ultimi sondaggi danno ancora il Pdl in testa, la dimostrazione più evidente che qualche milione di italiani ritiene davvero Silvio un perseguitato politico come e più del Pellico ormai perso nei libri di storia. La frase pronunciata ieri a botta calda, dopo la decisione della Giunta di ritrovarsi stasera per votare sulle “pregiudiziali”, rappresenta in qualche modo la sintesi del berlusconismo traducibile in un solo verbo: mentire (transitivo e intransitivo, ausiliare “avere”, III coniugazione, modo infinito, tempo presente). Rileggiamola: “Sta andando in scena un omicidio politico (tutt'al più un suicidio visto che a eludere il fisco è stato lui). È una cosa vergognosa che questi del Pd mi trattino come un delinquente comune (non è il Pd che lo tratta da delinquente comune, lo ha semplicemente sentenziato la Corte di Cassazione). Se mi fanno fuori è un atto eversivo (l'unico vero atto eversivo compiuto in questo Paese – a parte Gladio, la kossighiana strategia della tensione, la compravendita di parlamentari, il negazionismo e chi più ne ha ne 'Metta'), è stata l'elezione contra legem di Silvio Berlusconi che, da titolare di licenze pubbliche, non avrebbe potuto neppure presentarsi alle elezioni, figuriamoci diventare presidente del consiglio)”. E se qualcuno prova a dire che per venti anni è andato in scena il più grande conflitto d'interessi che la storia patria ricordi, sapete cosa rispondono i berluscones? “La colpa è del Pd che quando è stato al governo non ha fatto la legge”. Con chi avrebbe dovuto farla la legge, il Pd, con Violante, D'Alema e Veltroni? Di riffa o di raffa (come si dice in tutta Italia), Silvio Berlusconi ha terminato il suo percorso politico. Lo statista Berlusconi è finito e l'unico a non prenderne atto, purtroppo, è lui (la Santanchè non fa testo). E tanto per tenere viva la leggenda dei 101 zozzoni, RaiNews24 ha appena detto che il voto sulle pregiudiziali “forse slitterà a domani”. Fioroni sta festeggiando con un cappuccino doppia schiuma.
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Caro Silvio, adda passa' 'a cuccagna...
Creato il 10 settembre 2013 da Massimoconsorti @massimoconsorti
Il fatto è che per vent'anni ha tenuto tutti per le palle. Strizzandole personalmente o facendole carezzare da altre come e quando gli pareva, Silvio è stato il padrone assoluto della politica made in Italy, disponendone da dittatore e ricorrendo a ricatti (e “Montecitorio-compravendita”) quando si è trovato in difficoltà. Non a caso, “l'ideatore della truffa allo Stato” (lo ha detto la Corte di Cassazione, mica noi), è incazzato come un toro andaluso in perenne astinenza sessuale con le nacchere che gli fracassano i cabasisi pure di notte, perché sembra che non funzionino più né i ricatti né la compravendita. Se è vero (purtroppo la nostra stima nei confronti degli uomini e delle donne del Pd è in una fase di forte discesa) che la Giunta per le Elezioni già stasera potrebbe votare sulle pregiudiziali di costituzionalità della “Severino” e sottoscrivere che no, non è una legge anticostituzionale, di fatto Silvio decadrebbe. Date le premesse, dobbiamo assolutamente attendere il tg della notte per sapere come andrà a finire, i 101 zozzoni qualcosa ce l'hanno insegnata e poi, non dire quattro se non ce l'hai nel sacco. Nonostante tutto, gli ultimi sondaggi danno ancora il Pdl in testa, la dimostrazione più evidente che qualche milione di italiani ritiene davvero Silvio un perseguitato politico come e più del Pellico ormai perso nei libri di storia. La frase pronunciata ieri a botta calda, dopo la decisione della Giunta di ritrovarsi stasera per votare sulle “pregiudiziali”, rappresenta in qualche modo la sintesi del berlusconismo traducibile in un solo verbo: mentire (transitivo e intransitivo, ausiliare “avere”, III coniugazione, modo infinito, tempo presente). Rileggiamola: “Sta andando in scena un omicidio politico (tutt'al più un suicidio visto che a eludere il fisco è stato lui). È una cosa vergognosa che questi del Pd mi trattino come un delinquente comune (non è il Pd che lo tratta da delinquente comune, lo ha semplicemente sentenziato la Corte di Cassazione). Se mi fanno fuori è un atto eversivo (l'unico vero atto eversivo compiuto in questo Paese – a parte Gladio, la kossighiana strategia della tensione, la compravendita di parlamentari, il negazionismo e chi più ne ha ne 'Metta'), è stata l'elezione contra legem di Silvio Berlusconi che, da titolare di licenze pubbliche, non avrebbe potuto neppure presentarsi alle elezioni, figuriamoci diventare presidente del consiglio)”. E se qualcuno prova a dire che per venti anni è andato in scena il più grande conflitto d'interessi che la storia patria ricordi, sapete cosa rispondono i berluscones? “La colpa è del Pd che quando è stato al governo non ha fatto la legge”. Con chi avrebbe dovuto farla la legge, il Pd, con Violante, D'Alema e Veltroni? Di riffa o di raffa (come si dice in tutta Italia), Silvio Berlusconi ha terminato il suo percorso politico. Lo statista Berlusconi è finito e l'unico a non prenderne atto, purtroppo, è lui (la Santanchè non fa testo). E tanto per tenere viva la leggenda dei 101 zozzoni, RaiNews24 ha appena detto che il voto sulle pregiudiziali “forse slitterà a domani”. Fioroni sta festeggiando con un cappuccino doppia schiuma.
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