Regia: Todd Haynes
Origine: UK, USA
Anno: 2015
Durata: 118'
La trama (con parole mie): Therese, un'introversa aspirante fotografa che si barcamena tra un lavoro in un grande magazzino come commessa e la storia con un fidanzato che non ama nella New York degli anni cinquanta incontra proprio sul luogo di lavoro Carol, una donna più vecchia di lei, madre ed in procinto di divorziare, ricca ed affascinante.Tra le due ha inizio un gioco di seduzione ed avvicinamento progressivo che le condurrà ad una vera e propria fuga alla scoperta di se stesse attraverso la provincia americana, verso Ovest, fino a quando Harge, marito di Carol, non metterà i bastoni tra le ruote alle due donne in modo da avere gli strumenti per ricattare la futura ex moglie rispetto alla custodia della figlia.Cosa accadrà quando Carol e Therese dovranno scegliere quale strada prendere, e cosa sarà davvero meglio per il loro futuro?
Il Tempo, l'età e l'esperienza hanno un potere davvero enorme.E' curioso quando si pensa a quanto si girava intorno alle cose quando si era ragazzini, e piuttosto che ammettere che una ragazza ci piaceva si negava all'inverosimile: ed è altrettanto curioso come una manciata di anni e di cicatrici possano cambiare radicalmente un approccio, un avvicinamento, un modo di intendersi.Questione di prospettive, sempre e comunque.Del resto, nessuno potrà mai percepire l'amore - o il sesso, ovviamente - a vent'anni come a quaranta, vivere una storia e raccontarla a se stesso e con il partner con un trasporto ed un modo di vedere le cose simile: noi stessi combattiamo una battaglia non solo contro il Tempo che inevitabilmente scorre, ma anche contro l'immagine che abbiamo avuto, abbiamo e speriamo di avere di noi.Todd Haynes è nel pieno di un testa a testa di questo genere dai tempi di Velvet Goldmine, ed ha proseguito nella sua lotta anche con lo splendido Lontano dal Paradiso e l'ottimo I'm not here, giocando e non poco sull'estetica senza dimenticare una profondità decisamente passionale per prodotti sulla carta estremamente autoriali: non è da meno quest'ultimo Carol, accolto decisamente bene oltreoceano ma con molte riserve qui al Saloon, considerati i rischi concreti di polpettone d'essai buono giusto per Cannibal Kid.Fortunatamente la vicenda di Therese e Carol ha finito per smentire ogni timore della vigilia, ed appoggiandosi a due splendide interpretazioni di due protagoniste impeccabili - Cate Blanchett e Rooney Mara, nonostante la prima mi stia sempre e comunque sul cazzo e la seconda abbia perso tutto il fascino della decisamente più fordiana Lisbeth Salander -, un comparto tecnico senza alcuna sbavatura - forse solo Steve McQueen riesce ad avvicinarsi alla classe delle pellicole di Haynes nel panorama mainstream mondiale - ma soprattutto ad un crescendo d'intensità che non solo inchioda alla poltrona a dispetto dell'apparente lentezza e delle quasi due ore di durata, ma smuove nel profondo proprio perchè in grado di raccontare con una passione smisurata una storia d'amore come ricordo quelle de I ponti di Madison County o I segreti di Brokeback Mountain, giusto per citare due tra i film romantici che ho più amato nella vita.Ed il bello di questo magnifico affresco dipinto da Haynes sta proprio nelle differenze tra Therese e Carol, nella gioventù della timidezza, dello struggimento e dei sensi di colpa e nella maturità che pare sminuire l'amore ma che, di fatto, lo traduce in compromesso, rischio, dedizione verso i figli, che ad un certo punto della vita diventano la vera incarnazione del sentimento più forte che noi che calpestiamo questa terra possiamo provare - da questo punto di vista, il confronto legato all'affidamento della piccola Rindy di Carol e Harge è da brividi -: due realtà che possono sfiorarsi, ma forse non avranno mai la possibilità di vivere una accanto all'altra davvero, come tradotto in immagini dal perfetto ribaltamento della stessa sequenza girata da diverse angolazioni in apertura e chiusura della pellicola.Così come il finale, volutamente sospeso, che quasi riporta alla mente l'altrettanto efficace Two lovers, pronto a lasciare nelle mani dell'audience una risposta che, a conti fatti, non sarà mai definitiva: Therese e Carol si guardano l'un l'altra come in uno specchio che porta la prima vent'anni nel futuro e la seconda altrettanti nel passato.Se questo sguardo significherà qualcosa, non è dato saperlo, a meno di non immaginare un lieto fine.Nel frattempo, resta la sensazione di un ricordo, una nostalgia, un momento che ha segnato il viaggio di due persone, che si è amato e odiato, e che, quando verrà l'istante in cui dovremo tirare le somme, senza dubbio tornerà, come un brivido, dalla pelle al cuore.
MrFord
"Oh, Carol
don't let him steal your heart away
I'm gonna learn to dance
if it takes me all night and day."The Rolling Stones - "Carol" -
Magazine Cinema
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