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CAROL di Todd Haynes (2015)

Creato il 07 gennaio 2016 da Ifilms
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Scritto da Sara Barbieri
Categoria principale: Le nostre recensioni
Categoria: Recensioni film in sala
Pubblicato: 07 Gennaio 2016
Cate Blanchett   Rooney Mara   Todd Haynes  

carol

– Sei sicura di sapere quello che fai?

– No, non lo so. Non l'ho mai saputo.

Intrappolata in un matrimonio di facciata e senza amore, la matura e avvenente Carol Aird (Cate Blanchett) conosce casualmente Therese Belivet (Rooney Mara), giovane impiegata con aspirazioni da fotografa. L'iniziale empatia lascia ben presto spazio a un sentimento destinato a sfociare in bruciante passione, ma il marito di Carol, Harge (Kyle Chandler), renderà alle due donne la vita difficile, usando come arma la figlioletta Rindy (Kk e Sadie Heim).

Todd Haynes torna alle maestose e sottilmente ambigue atmosfere anni Cinquanta con Carol, splendido mélo tratto dall'omonimo romanzo di Patricia Highsmith. Il rimando a Lontano dal paradiso, diretto dal regista nel 2002, è tanto evidente quanto calibrato: il concetto stesso di incomprensione verso un amore socialmente inaccettabile viene funzionalmente e intelligentemente virato all'inadeguatezza (di Therese, indecisa su ogni aspetto della propria vita; di Carol, incapace di affrontare un'unione canonicamente intesa; di Harge, impossibilitato a comprendere la reale natura della consorte). E i cliché sono abilmente aggirati, arrivando al fulcro emozionale dei personaggi, che si riflettono, con le loro fragilità e debolezze, nell'occhio spettatoriale.

Una linea narrativa estremamente lineare, ma che supera in corsa i confini convenzionali, arrivando a sublimi picchi di splendore formale: nulla risulta fasullo e patinato, dalla straordinaria fotografia di Edward Lachman (che illumina e scandaglia i visi delle protagoniste, isolandole e decontestualizzandole da tutto ciò che, in modo opprimente, le circonda) alla sorprendente colonna sonora firmata da Carter Burwell, calzante nell'enfatizzare i momenti di maggiore pathos. E almeno due le sequenze da antologia, non a caso speculari: il primo incontro e la resa dei conti finale tra Carol e Therese, due tasselli che chiudono un cerchio da brivido. “Tutto torna al punto di partenza”.

Coinvolgente, impeccabile, straziante. Ad ora, forse il miglior film di Haynes (che pure ci ha regalato opere memorabili: basti pensare a Io non sono qui del 2007), ulteriormente rischiarato dalle interpretazioni di due attrici in stato di grazia: ottima la fragile e dolente Rooney Mara (vincitrice al Festival di Cannes, dove Carol è stato presentato in concorso), superata in corsa da una Cate Blanchett più dea che umana.

Semplicemente imperdibile.

Voto: 3,5/4


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