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Carol Gilligan

Da Elena
Carol Gilligan(New York, 28 novembre 1936) è una psicologa statunitense. Femminista, ha approfondito problemi di etica legati al gender. È professoressa di Psicologia evolutiva alla Graduate School of Education dell'Università Harvard.
Carol Gilligan ha conseguito un B.A. in Letteratura inglese allo Swarthmore College, un masters degree in psicologia clinica al Radcliffe College e un Ph.D. in psicologia sociale alla Harvard University.
Il suo libro più famoso è In a different voice (titolo tradotto –male!- in Italia: Con voce di donna - 1982), dal quale ha continuato anche con la collaborazione di suoi studenti lo studio sull’evoluzione della psicologia femminile e la stesura di altri libri.
Premiata per il suo impegno ad Harvard nel 1997 divenne la prima insegnante di Studi di genere.
Il suo pensiero, espresso per lo più nel libro soprascritto, critica il carattere unilaterale della scienza e della psicologia che considerano il maschile universale, oggettivo, rinchiudendo la donna in interpretazioni riduttive senza tenere in considerazione le sue particolari caratteristiche di sviluppo.
Le parole della Gilligan suonano chiare: “dopo aver cercato di far rientrare la donna nella sua concezione maschile, attribuendole invidia per ciò di cui essa era mancante, Freud giunse alla fine a riconoscere nella forza e persistenza dell’attaccamento preedipico della bambina alla madre una differenza di sviluppo. Ma tale diversità era per Freud responsabile di ciò che ai suoi occhi appariva come il fallimento evolutivo della donna. Avendo legato la formazione del Super-io, della coscienza morale, all’angoscia di castrazione, Freud dovette considerare la donna priva per natura della spinta a un’univoca soluzione edipica. [...] Ecco dunque che una carenza che viene localizzata nell’esperienza che la bambina fa dei rapporti”. (C. Gilligan, 1987)
Secondo la psicologa statunitense bisognerebbe distinguere lo sviluppo psicosessuale femminile da quello maschile per quanto concerne il distacco dalla madre. Per la costruzione di un’identità maschile è necessario il distacco dalla madre, invece per la bambina rimane fondamentale l’attaccamento. Conseguentemente per il maschio la minaccia è l’intimità mentre per la femmina è la separazione, motivo per cui gli uomini hanno spesso problemi di rapporto con gli altri mentre le donne hanno problemi di individuazione. Rimane il fatto che la femmina essendo predisposta al rapporto sociale ha uno “svantaggio evolutivo” poiché la mancata separazione non ha portato ad uno sviluppo successivo e si guarderà sulla base del rapporto con gli altri.
Su queste basi la Gilligan sovverte il principio di MATURITA’ che è sempre stato associato dalla cultura alle qualità virili dell’uomo, mentre le qualità di reciprocità e accudimento dell’altro proprie della donna erano considerate prive di valore, altro rispetto la norma. Rendendole invece alte portatrici di valori si apre la coscienza di una più ampia definizione di maturità e si riaprono tutte le questioni e definizioni dello sviluppo psicosessuale (riconoscimento di una visione propria femminile della moralità).
E’ necessario quindi studiare a parte lo sviluppo della morale femminile non in rapporto a quello maschile ma tenendo valorizzati l’importanza del “legame affettivo” e il “ruolo della donna nel ciclo della vita umana”.
Una vera e propria “VOCE DELLA DIFFERENZA”.
Opere della Gilligan:
• Con voce di donna. Etica e formazione della personalità, Feltrinelli, 1987, 2a ed. 1991
• L'incontro e la svolta. La psicologia femminile e lo sviluppo delle adolescenti, Feltrinelli, 1995
• La nascita del piacere, Einaudi, 2003

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