Ci sono interessanti novità per quanto riguarda lo stadio del Carpi. L’attuale struttura che ospita le partite casalinghe dei Biancorossi, il Sandro Cabassi, non è regolamentare per la massima serie italiana di calcio. Lo stadio, costruito nei primi anni ’30, nonostante ristrutturazioni recenti per adeguarsi alla Lega Pro e alla Serie B, non otterrebbe le obbligatorie licenze dal comitato FIGC per ospitare partite della Serie A, soprattutto, per via di una capienza ridotta, circa 4000 posti a sedere. C’è anche da considerare la vicinanza di esso al centro storico della città modenese e la scarsezza di parcheggi disponibili nei dintorni, il che provoca repentinamente blocco totale del traffico.
Si è dibattuto in maniera molto intensa tra i cittadini carpigiani durante questi mesi, su come e dove ospitare le squadre, immaginandosi e sognando di essere promossi in Serie A. Una volta giunti all’ufficialità, per aritmetica, del traguardo storico, si è incominciato a studiare realmente un possibile metodo di risoluzione alla questione-stadio. I membri partecipanti, oltre alla società, il consiglio comunale capeggiato dal sindaco Bellelli, e ovviamente i tifosi, coloro che sono più interessati ad assistere ai match del Carpi al Cabassi.
L’idea della ristrutturazione per adeguarlo ai regolamenti della massima serie, con la creazione di due tribune coperte e la demolizione di una grossa porzione di stadio, non avrebbe portato a nulla, nel senso che non esistono i tempi necessari per il progetto e l’esecuzione, per avere a disposizione il nuovo impianto a partire da Settembre 2015, ovvero l’inizio del prossimo campionato.
Per cui, si sono studiate due vie alternative: la prima consiste nel “migrare” per un anno, o forse due, in maniera tale da adeguare lo stadio alle normative vigenti; l’altra opzione consiste nel noleggio di strutture metalliche che costituirebbero le nuove tribune provvisorie, in attesa del compimento dei lavori di ristrutturazione. La seconda, sembra la scelta più facile per trattenere il calcio nella cittadina dei Pio, però, è economicamente sconveniente e non da una continuità al progetto della società.
Quindi, come anticipato da noi diversi mesi fa(per leggere l’articolo Clicca Qui), la soluzione più praticabile è quella di spostarsi. Infatti, proprio questa mattina, il Carpi ha emesso un comunicato dove ufficializzava tutto ciò(Leggi qua il comunicato sul sito ufficiale Clicca qui). Si evince facilmente il desiderio della società di Bonacini di ritornare a disputare regolarmente gli incontri casalinghi in quel del Cabassi. La scelta di spostarsi, temporaneamente, è legata ai lunghi tempi burocratici per l’assegnazione di una parte dell’area-stadio alla società e di valutazione e realizzazione del progetto, siccome l’intero complesso appartiene al Comune di Carpi.
Si attenderà quindi una decisione definitiva sulla scelta della nuova “casa” della società neopromossa. Con molta probabilità sarà Parma, anche se le quotazioni di Modena sono in risalita.
