Il libro…
Carrie è il primo romanzo di Stephen King.
Che sia storia o leggenda - ma le due ormai si confondono quando si parla dello scrittore - si racconta che sia stata proprio la moglie Tabitha a incoraggiare il "re" a proseguire con la storia di Carrie, recuperando (meno male!) le prime tre pagine del futuro best-seller dal cestino della carta straccia dove King, poco soddisfatto, le aveva gettate. Come si dice: dietro a un grande uomo c’è sempre una grande donna…
Stephen King
Benché meno consistente, in quanto a numero di pagine, rispetto ai seguenti romanzi, Carrie già presenta quei temi che caratterizzeranno la successiva produzione di King: l'adolescenza e la difficoltà di diventare adulti, il complesso e contraddittorio rapporto con i genitori, la malvagità e il desiderio di prevaricazione delle persone, la violenza stupida del gruppo, l’emarginazione e la solitudine, il male e le sue manifestazioni, la straordinaria forza della mente, con i suoi lati oscuri, insondabili e i suoi abissi. Come molti dei suoi romanzi, anche questo è ambientato nel New England e ha come protagonisti personaggi che provengono dalla classe lavoratrice bianca. La storia è semplice. Carrie White è un’adolescente che vive insieme alla madre Margaret a Chamberlain, una cittadina del Maine. Nonostante frequenti il locale liceo come tutti i suoi coetanei, l'esistenza di Carrie non è tra le più serene. A scuola le cose non vanno per niente bene, soprattutto nel rapporto con gli altri studenti. Sin dalle elementari è stata lo zimbello della classe, bersaglio di scherzi e battute feroci, emarginata da qualsiasi tipo di attività o relazione sociale. E ora che è cresciuta la situazione non è affatto migliorata, anzi , se possibile, si direbbe addirittura peggiorata. Carrie è goffa, bruttina e timida; i compagni la trovano “diversa”, “strana”, si vergognano a starle vicino e la disprezzano per come si veste, parla e si comporta.Gran parte della responsabilità per la condizione di "paria" intoccabile in cui si trova, è da attribuire alla madre Margaret, una psicotica fondamentalista cristiana che nega alla figlia qualsiasi contatto con il mondo esterno (salvo la scuola) e che vede il diavolo e il peccato dietro ogni comportamento umano, anche quello apparentemente più innocuo. Tuttavia, la ragazza ha davvero qualcosa di particolare e, nel medesimo tempo, di spaventoso: ha straordinarie facoltà telecinetiche che le consentono di spostare e far muovere gli oggetti a suo piacimento con la sola forza del pensiero. Il libro si apre con le compagne di classe che, negli spogliatoi della palestra, tormentano Carrie deridendola e bersagliandola con assorbenti intimi. Lei, paralizzata sotto la doccia, piange isterica, mentre un rivolo di sangue le scende fra le gambe: ha appena avuto le sue prime e tardive mestruazioni ma, non sapendo di cosa si tratti, ne è sconvolta e spaventata.
Lo squallido scherzo con gli assorbenti è interrotto dall'arrivo della professoressa Desjardin che, indignata, mette fine al lancio e agli insulti, rincuora Carrie e minaccia la peggiore punizione possibile per una sedicenne: l’esclusione dall’imminente ballo di fine anno della scuola. La maggior parte delle colpevoli di quel brutto gesto – tra cui la solitamente moderata Sue Snell – chiede scusa e accetta punizioni alternative, mentre la ribelle e viziata Chris Hargensen si rifiuta. Intanto Sue, rosa dai sensi di colpa e desiderosa di rimediare, convince il suo ragazzo Tommy, uno dei più corteggiati della scuola, a invitare Carrie al ballo al posto suo. Così accade. Carrie dopo un po' di resistenza accetta e a poco a poco abbassa le sue difese di persona che ha fatto della diffidenza verso il prossimo un sistema per sopravvivere. L'incubo della continua esclusione da ogni rapporto sociale decente pare stia per finire e per la prima volta le sembra che le cose stiano andando per il verso giusto. Ma intanto Chris e il suo fidanzato, un poco di buono di nome Billy, organizzano uno scherzo sadico proprio durante il ballo, in maniera da umiliare Carrie davanti a tutti. A quel punto tutto quello che di buono è stato costruito crolla miseramente, scatenando nella ragazza una reazione terribile e distruttrice.
…dal libro al film…
Insieme a Shining di Stanley Kubrick e a La zona morta di David Cronenberg, Carrie è forse uno dei migliori film fra i tanti tratti da opere di King. Brian De Palma è un maestro nel ricreare quel clima di crescente tensione che si respira, sempre più opprimente, intorno alla triste vicenda di Carrie White. Noi spettatori seduti in poltrona viviamo con disagio la storia, divisi fra sentimenti opposti e indecisi a quale emozione sia lecito lasciarsi andare. Infatti, mentre da una parte assistiamo contenti alla rinascita della sfortunata Carrie, sempre più fiduciosa nei propri mezzi e finalmente convinta che anche a lei possa toccare un po' di felicità, dall’altra non riesciamo proprio a scacciare il brutto pensiero che la tragedia è ormai imminente e che tutto ciò che di bello abbiamo appena visto, ben presto, si trasformerà nel suo rovescio. Come nel libro ci si ritrova in attesa della scena finale, con l’incredibile e impattante esplosione di violenza e di sangue, in cui viene liberata tutta l’energia negativa trattenuta fino a quel momento.
Puro godimento per coloro che (come chi scrive) amano il cinema di De Palma. Nella pellicola sono presenti alcuni elementi caratterizzanti del suo stile: i lunghissimi piani-sequenza (quello all’inizio del film in slow motion, fra i vapori dello spogliatoio femminile), i ricercati movimenti di macchina, le tecniche e gli effetti come split-screen e split-diopter. Superba la lunghissima scena della vendetta di Carrie. Da ricordare sia la riuscita interpretazione di Sissi Spacek nei panni di Carrie, innocente e indifesa quanto inquietante e “diabolica”, sia le musiche di Pino Donaggio.
Dati film:
Titolo: Carrie – Lo sguardo di Satana Titolo originale: Carrie Regista: Brian De PalmaSceneggiatura: Lawrence D. Cohen, (romanzo: Stephen King) Interpreti: · Sissi Spacek (Carrie White)· Piper Laurie (Margaret White) · William Katt (Tommy Ross)· Amy Irving (Sue Snell) · John Travolta (Bobby Nolan)Anno: 1976 Paese: Stati Uniti Colore: coloreDurata: 95 minuti Genere: horror/drammatico Internet Movie Data base