Carrillo, attaccante dell’Estudiantes nel mirino dell’Inter
Carrillo, centravanti dell’Estudiantes, è richiesto da mezza Europa: i nerazzurri restano in pole, ma bisogna fare attenzione alla squadra biancomalva
Carrillo all’Inter? Un affare molto probabile. Sul 24enne attaccante argentino in forza all’Estudiantes de La Plata, l’Inter è forte ormai da mesi: gli ottimi rapporti che legano il Presidente del sodalizio sudamericano, Juan Sebastián Verón, alla compagine nerazzurra, dove ha militato dal 2004 al 2006 potranno favorire il felice esito della trattativa per il centravanti Guido Carrillo, autore di 18 reti stagionali tra Primera División, Coppa Libertadores e Coppa del Sudamerica.
Su Carrillo l’Inter ha intenzione di investire una cifra tra i 6 ed i 7 milioni di euro, sperando che il giocatore, punta centrale fisicamente molto simile a Mauro Icardi, possa rivelarsi un giocatore di tutt’altra pasta rispetto alla recente delusione rappresentata da Rubén Botta. I primi contatti tra la dirigenza della Beneamata e quella dell’Estudiantes per Carrillo risalgono a gennaio, e sono proseguiti in tutto questo tempo perché, attorno alla formazione di Roberto Mancini, persiste ancora qualche nube sul rinnovo di contratto del capocannoniere Icardi.
Se Carrillo arriverà per giocare con lui, o se costituirà l’alternativa ad Icardi, lo vedremo prossimamente. Intanto, però, bisogna vedere se Carrillo effettivamente arrivi a Milano, in quanto, nelle ultime ore, sul calciatore è sensibilmente lievitata la concorrenza. Secondo il giornale argentino ‘El Dia‘, l’attaccante è destinato a trasferirsi in Europa nel prossimo mese di luglio, ma stando alle informazioni in possesso di ‘Tuttomercatoweb‘, non è detto che Carrillo lasci la madre patria per firmare con l’Inter.
Si sarebbe difatti fatto vivo anche l’Anderlecht: il club biancomalva avrebbe stanziato ben 10 milioni di euro per strappare Carrillo al suo destino nerazzurro. Sul calciatore, inoltre, sono da registrare i sondaggi del Monaco, che ieri ha annunciato il suo addio a Dimitar Berbatov, e dell’Olympiacos.