Pieno oceano. Una spia inglese entra in una centrale petrolifera. Il nemico ha un potente congegno di cui non sono ancora chiare le funzioni. Ma… attenzione! L’agente segreto è stato scoperto. Presto! Deve scappare: non c’è tempo! Se viene preso è finito. Un salto nel vuoto e poi… un’esplosione! Non stiamo parlando di un nuovo film della saga di James Bond, ma dell’incipit di Cars 2. Il nuovo cartone animato diretto da Brad Lewis e John Lasseter, prodotto dalla Pixar Animation Studios e distribuito da Disney, è il sequel di Cars – Motori ruggenti (2006). Ancora una volta il protagonista è Saetta McQueen accompagnato dal suo team automobilistico composto da Fillmore, Sergente e Cricchetto, i quali lasciano Radiator Springs per partecipare al Gran Premio Mondiale che si terrà nelle più importanti città del mondo: Tokio, Parigi, Londra e l’immaginaria Porto Corsa, in Italia. La semplicità di Cricchetto, un arrugginito carro attrezzi, mette in difficoltà l’amico McQueen alle prese con lo sfidante Francesco Bernoulli, una F1 che fa perdere la testa alle signore di tutte le età compresa la fidanzata del protagonista. Il film non manca di colpi di scena. Cricchetto verrà scambiato per una spia americana, entrerà in contatto con gli agenti speciali Finn McMissile e Holley Shiftwell e riscatterà la sua condizione.
Ancora una volta l’utilizzo del software RenderMan permette di ottenere un bellissimo effetto 3D; straordinarie le panoramiche delle città, estremamente verosimili e dettagliate. Come nei migliori cartoni della Disney i sentimenti la fanno da padrone. In particolare, qui si racconta una storia di amicizia e la capacità di saper accettare l’altro con le sue diversità e i propri limiti. E poi si affronta un argomento di forte attualità come quello dell’energia pulita che, visto l’attuale momento storico, non lascia indifferenti. Forse c’è sempre un po’ troppo buonismo dietro questi cartoni animati ma alla fine in questo caso le risate sono assicurate, le battute sono esilaranti e non mancano delle vere star in carne ed ossa a prestare la voce a queste divertenti automobili, da Sophia Loren nelle vesti di Mamma Topolino a Paola Cortellesi in quelle dell’affascinante spia Holley Shiftwell. Sabrina Ferilli torna nel ruolo di Sally, la fidanzata di Saetta, doppiato da Massimiliano Manfredi mentre il suo inseparabile amico Cricchetto ha la voce di Marco Messeri. Franco Nero è Zio Topolino, Vanessa Redgrave la Regina d’Inghilterra, Alex Zanardi e Marco Della Noce ritornano rispettivamente nel ruolo di Guido e Luigi, Tiberio Timperi è Mel Dorado mentre Marco Franzelli lo speaker della gara italiana.
Non lasciatevi ingannare dal 2 posto subito dopo il titolo, il cartone animato del sequel ha ben poco: infatti è a tutti gli effetti un lungometraggio autonomo rispetto al precedente episodio. La proiezione viene accompagnata dalla consueta visione di un corto Pixar: in questo caso torna protagonista l’universo di Toy Story con il divertente Vacanze hawaiiane diretto da Gary Rydstrom. Ancora una volta rivediamo tutti i personaggi della trilogia compreso un tenero Ken, un po’ tonto, un po’ superficiale, alle prese con il primo bacio da dare a Barbie (questi corti che precedono la pellicola principale rappresentano un modo per testare nuove tecniche di animazione 2D, CGI o una combinazione delle due). Un piccolo gioiellino che impreziosisce l’ultima fatica del mai abbastanza incensato duo Disney-Pixar.