Una pagina intera del Corriere della Sera è dedicata oggi allo scandalo infinito della Carta di Identità Elettronica. Una “sperimentazione” che va avanti da tredici anni ed è costata finora 60 milioni di euro, scrive Sergio Rizzo, che scopre per il grande pubblico gli altarini più volte denunciati da questo blog.
L’articolo di Rizzo è una spietata disamina di tempi, cause e responsabilità di un disastro. Ce n’è per tutti, governi di centro e di sinistra. Appetiti della politica, della burocrazia e delle grandi aziende, incompetenze, sovrapposizioni di ruoli e faciloneria tecnologica.
Già, perché alla fine, quando e se finalmente le Carte di Identità Elettroniche arriveranno, saranno meno sicure di quelle ipotizzate anni fa.
“Non ci sarà più la banda ottica considerata a prova di contraffazione come quella che equipaggia la green card americana – scrive Rizzo – ma una banda magnetica con chip modello carta di credito”.
“Un affare – conclude l’editorialista del Corriere della Sera – da 60 milioni di carte e almeno un miliardo e mezzo di euro, con tanti appalti a valle…”.