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Carte di credito, da oggi l’UE cambia le regole: commissioni più basse per i possessori di Visa e Mastercard

Creato il 09 dicembre 2015 da Rodolfo Monacelli @CorrettaInforma

E’ in vigore da oggi, mercoledì 9 dicembre 2015, il nuovo regolamento UE per le commissioni bancarie. L’uso di bancomat e carte di credito è da anni estremamente diffuso nel nostro Paese, come anche nel resto del mondo. La facilità d’uso delle cards e la possibilità di non dover portare con sé denaro contante, ha inciso notevolmente sulla loro affermazione, facendo sì che le stesse diventassero indispensabili agli occhi di dirigenti e commercianti. Tuttavia, tal metodo possiede anch’esso delle pecche, come ad esempio il pagamento delle commissioni obbligatorie. In particolare, proprio da oggi, l’Unione Europea ha applicato il tetto unico alle commissioni bancarie. Per quanto concerne il valore delle transazioni con carta di credito, questo si attesterà su di una percentuale dello 0,3. Per i pagamenti con bancomat sarà invece dello 0,2%.

La nuova legge verrà applicata unicamente sui sistemi “a quattro parti”, quelli cioè che comprendono le carte bancarie Visa, Pago Bancomat e Mastercard. Diners ed American Express, sistemi definiti “a tre parti”, continueranno invece, a mettere in atto le proprie commissioni, poiché esenti dal regolamento di nuova fattura.

Longo: “Commissioni più basse, ma canoni annui più costosi”

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Il rischio più grande per i consumatori italiani che possiedono le su citate carte bancarie (circa il 90% del totale) è quello di ritrovarsi a pagare canoni annui più costosi come già successo in altri Paesi dell’Unione Europea (Spagna) e del resto del mondo (Australia e Stati Uniti). Ne ha discusso in merito anche Antonio Longo, presidente di IEPC (Italian E-Payment Coalition), il quale focalizza l’attenzione sul problema che di qui a poco si troveranno ad affrontare in egual misura consumatori e commercianti, entrambi vittime della recente normativa: “A beneficiarne saranno soltanto American Express e Diners le quali, seppur posseggano costi di accettazione più alti, non subiranno la modifica europea. Ridurre il costo delle commissioni quindi, non aiuterà i consumatori, ma soltanto le banche, diversamente da quanto si voglia far credere”.

Longo si sofferma, inoltre, sulla questione legata alla volontà del Governo di espandere il mercato delle carte di credito, consentendo ai consumatori nostrani l’acquisto di oggetti ed alimenti a bassissimo costo: “L’Italian E-Payment Coalition tutela i cittadini da costi e rischi inutili, ma è allo stesso tempo favorevole a tutte le misure legislative che possano far aumentare le transazioni elettroniche”. Il presidente ritiene che “pagare il caffè con la carta” risulti certamente uno slogan invitante, ma egli sottolinea anche la necessità di politiche legate alle detrazioni fiscali, più che alla modifica delle commissioni, come già successo fruttuosamente in Corea del Sud.

Per i possessori di carte di credito, insomma, le modifiche apportate dalle nuove regolamentazioni europee, entrate quest’oggi in vigore, non modificheranno l’aspetto culturale (che si identifica negli usi e nei costumi) inerente l’utilizzo di moneta elettronica, bensì creeranno ulteriore malumore ed avversione per questa veloce forma di pagamento.


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