Cartier in mostra al Grand Palais di Parigi

Circa 600 gioielli, oggetti, orologi e pendulette ripercorrono la storia della grande maison gioielliera Cartier nella mostra ‘Cartier. Le style et l’histoire’ al Grand Palais di Parigi fino al 16 febbraio 2014.

L’esposizione è pensata e realizzata come una mostra di storia dell’arte. Opere d’arte a pieno titolo, infatti, le creazioni della maison gioielliera sono esposte nel contesto dell’evoluzione dei costumi e degli stili. Dalla sua fondazione nel 1847 e fino agli anni ’70, la storia della maison offre l’opportunità di scoprire un laboratorio di forme e di entrare nell’intimità di una società sofisticata che utilizza il gioiello e l’accessorio per la loro bellezza intrinseca ma anche per la funzione sociale che rivestono.
I circa 600 gioielli, oggetti, orologi e pendulette sono quindi accompagnati da testimonianze della vita artistica e del gusto dell’epoca: abiti, mantelli e altri accessori, qualche arredo, ma anche quadri, fotografie pubblicitarie, incisioni, riviste di moda. Raccogliendo le fonti che ispirano ogni fase significativa della storia della maison, questa mostra ambisce a collocare storicamente le scelte stilistiche di Cartier. Quasi duecento disegni preparatori e numerosi documenti d’archivio (registri di magazzino, quaderni d’idee, disegni relativi alla boutique di rue de la Paix, fotografie, calchi in gesso…) vanno ad arricchire la proposta, illustrando al pubblico i retroscena della creazione.
Questa mostra, la più importante mai dedicata alla maison Cartier, non trascura nessuna delle attività che le valsero la sua reputazione, presentando tutte le tipologie di oggetti realizzati, dai gioielli da cerimonia fino alle creazioni più intime, passando per il nécessaire femminile, il portasigarette o l’orologio da polso, tre emblemi della modernità. Lungo il percorso espositivo sono presentate le creazioni simbolo della storia di Cartier, in primis una serie di sontuosi diademi che illustrano il virtuosismo degli atelier e le ambizioni di una certa clientela. Sottolineando l’importanza dell’orologeria nell’identità della maison, la mostra raccoglie anche un numero inedito di pendules mystérieuses.
Le creazioni presentate provengono essenzialmente dalla collezione Cartier, nucleo centrale al quale si aggiunge una cinquantina di altri prestiti concessi da enti pubblici (Musée des Arts décoratifs, Musée Galliera, Bibliothèque nationale de France – Bibliothèque-musée de l’Opéra, Bibliothèque des Arts décoratifs…) o collezioni private.
Una raccolta prestigiosa di una ventina di pezzi, alcuni ufficiali, altri personali, proveniente dalla collezione del Principato di Monaco rievoca il gusto raffinato della principessa Grace, mentre la personalità fuori del comune di Marjorie Merriweather Post, erede di un grande impero cerealicolo, grande collezionista d’arte russa e francese, la più assidua cliente di Cartier New York, si svelerà agli occhi del visitatore grazie al sostegno del tutto eccezionale della Hillwood Foundation, la fondazione che ha sede nella sua ultima residenza a Washington.
Il percorso della mostra è scandito quindi da personaggi emblematici della storia della maison Cartier: grandi clienti, attrici o ereditiere (Barbara Hutton, Marlene Dietrich, Liz Taylor, Maria Félix…), maharaja di quelle Indie sognate all’epoca ma ormai non più così lontane, o ancora ‘trendsetter’ di varie epoche, passate alla storia per il loro gusto impeccabile (Daisy Fellowes, Mona Bismarck, la Duchessa di Windsor…).
Prima esposizione organizzata nella prestigiosa cornice recentemente restaurata del Salon d’Honneur, ‘Cartier. Le style et l’histoire’ trova in questo spazio monumentale una scenografia ideale, valorizzata da un allestimento che privilegia l’aspetto più poetico.