La situazione non è buona.
Per prima cosa, speravo che l’emigrazione mi avrebbe portata lontano dalle frequenze sanremesi e invece da due giorni è tutto un “hai visto Sanremo ieri?”.
Deve trattarsi del contrappasso per essermi trasferita nell’unico Paese al mondo in cui essere italiani è un plusvalore.
Come se non bastasse, le mie giornate lavorative si stanno espandendo con una velocità che manco l’universo e fondamentalmente sto per portare gli scatoloni con le mie cose in redazione, ché sono certa che le tende rosse donerebbero molto alla sala montaggio della mia partner in crime.
Terzo, i miei capelli sono diventati biondi dalla sera alla mattina e non solo mi stanno assai male, purtroppo non ho e non avrò mai più il tempo di andare dalla parrucchiera e Gynepraio penserà che sono una folle copycat e che voglio essere lei.
Non che abbia tutti i torti.
Non è difficile capire che questo breve cumulo di lamentele non è altro che un modo assai codardo di giustificare l’assenza di nuovi post.
Chiedo venia, anzi se qualcuno volesse diventare qualcuno nel maggico mondo della tivù, ho un talent nuovo di pacca da organizzare.