Cartoomics 2015

Creato il 16 marzo 2015 da Flavio
Il pre Cartoomics è partito in modo estremamente positivo. Rispetto all'edizione 2014, per gli addetti ai lavori, qualcosa è migliorato già da subito: il biglietto elettronico. Nominativo, stampabile casa, con QR Code da validare all'ingresso. Comodo, moderno, rapido.
Infatti, il primo giorno di fiera si arriva al padiglione 16, che quest'anno al 12 c'era Hobby and Work e quindi si cammina di più, e blink. Passato sotto il lettore ottico il biglietto, il tornello si apre senza problemi. Già all'ingresso si capisce la tendenza di quest'anno: Lego! Niente a che vedere con le 50 sfumature di Grey. Due isole enormi con vari tipo di costruzioni realizzate con i mattoncini danesi. La prima con monumenti, robot, personaggi d'animazione con tanto di istruzioni e progetti in vendita, la seconda dedicata a Guerre Stellari, su, nell'area fantascienza. Entrambe con il medesimo risultato: far sbavare. Nei loro pressi Dadiemattoncini di Ancona, Brianza Lug e la fornitissima Cartoleria Andreani di Garbagnate Milanese.


La fiera si presenta ben divisa in aree. Come detto Lego e mattoncini all'inizio, poco distante la zona editori ed autori, una vasta area di materiale giapponese, pochi venditori di fumetti (dall'aria sempre più svogliata) e l'area fantascienza. Andandole a vedere nel dettaglio possiamo dire che sia la zona editori (sia di fumetti  che di giochi da tavoli) e quella degli autori ha avuto un discreto successo tra gli appassionati. Successo dovuto anche all'impegno di Don Alemanno e del suo Jenus, di Bonelli con i suoi disegnatori che firmavano e regalavano ricordi ai fan (tra loro Roberto Recchioni, in elegante completo prugna, Brindisi, Busatta, Manfredi, Medda e tanti altri) e l'impegno di Panini Comics a portare gente come Toffolo e Pacheco sui propri tavoli.
Rw edizioni si è premurata di portare molto materiale in vendita, ovviamente nessuna notizia del cofanetto completo di Lanterna Verde - Nella notte più profonda di cui si attendono notizie solo dal 2013, ma poco altro.
L'area giapponese ha visto cosplayer di ogni razza, religione, edizione, formato, aggirarsi e fare acquisti. Grazie alla consuetudine del venerdì gratis per la gente mascherata anche il primo giorno di fiera ha visto ragazzini bigiare la scuola e mischiarsi con altri ragazzini bigioni.
L'ultima sezione del padiglione 16 era dedicata alla fantascienza. Bel colpo d'occhio quello offerto dai ragazzi di Gotham Shadow, prigione, batsegnale ed un Artiglio Femmina strepitoso. La parte del leone, però, come ogni anno e quest'anno sulla mirabolante superficie di 300 metri quadri, l'ha fatta la 501st Legione. Ambienti ricostruiti con cura, musica a palla, un landspeeder quasi funzionante, costumi spettacolari e grande disponibilità a farsi fotografare. Senza contare la bellissima esposizione di oggetti nel piccolo museo allestito dietro il mercato di Watto e l'ologramma di Darth Vader proiettato su una superficie trasparente. Spero che quest'anno, però ci sia la possibilità di dedicarsi un po' di più ad eventi di beneficenza, oltre a tutta la campagna promozionale che, sicuramente, a fine hanno li vedrà coinvolti con l'uscita del nuovo episodio di Star Wars.


Sempre in tema Star Wars non possiamo dimenticare, nella solita posizione centrale nell'area dedicata, i ragazzi di Jedi Generation. Quest'anno al campo opposto dell'arena, a dividerla con loro, c'era Ludosport. Sia per affetto verso di loro che per la posizione internazionale che sta raggiungendo lo sport da loro proposto, scherma con spada laser, vedere come erano accampati mi ha messo abbastanza tristezza. Fino all'anno scorso avevano un box per loro dove accogliere i visitatori. Quest'anno due tavoli di legno a chiudere il lato corto dell'arena, su solo uno dei due un drappo nero, nessun depliant, nessun bigliettino da visita, poche spade rovinate e con difficoltà ad accendersi. Bisogna dire che le persone, in questo caso, fanno la differenza e suppliscono con la passione e la loro serietà al disagio ed all'imbarazzo di doversi presentare in quelle condizioni.
Al loro debutto, credo, quest'anno, lo stand degli appassionati del Doctor Who: postazione scarna, ma fan calorosissimi.
A vegliare su tutti e sulla buona riuscita dell'evento un gigantesco Daitarn III, accurato in ogni dettaglio. Era il faro illuminante per orientarsi. Alle sue spalle, come altro non poteva essere, il palco per le esibizioni dei cosplayers e MPS Studios con la loro musica.
Al padiglione 20, invece, l'onore di ospitare i gruppi storici, fantasy, dedicati a Games of Thornes e la Umbrella Corporation. Se per i primi la scelta di un'area tutta per loro si può definire azzeccata, ho la sensazione che la Umbrella non abbia giovato del trattamento. Anche al sabato, in orari di pienone, non è che fossero presi d'assalto come gli altri anni. D'altronde con il loro stand così immenso temo si non semplice trovargli una collocazione visibile ed allo stesso tempo lasciare spazio per gli altri. Non so se sono rimasti soddisfatti da questa fiera.


Il pass valido per tre giorni, alla fine, ha passato il test del tornello solo il primo giorno. Il secondo sono dovuto andare in biglietteria con il pass a farmi rilasciare un biglietto omaggio per poter accedere. Diciamo che abbiamo mosso un passo nella giusta direzione e che l'anno prossimo anche questo problema sarà risolto.
Tirando le somme. Tra Agorà, area conferenza e mostra Diabolik organizzata da Astrorina, gli incontri, la mostra mercato e tutti gli eventi organizzati si può ben dire che questa Cartoomics, senza essere a conoscenza dei numeri ufficiali, si può considerare riuscita.
Non credo che il numero degli ingressi abbia  superato quello dell'edizione record dell'anno scorso, forse complice anche lo sciopero dei treni di Trenord ed FS dalle 21 di sabato alle 21 di domenica, ma, comunque, è bello avere un fiera così in casa. Non fa per nulla sentire la mancanza di una Lucca, anche se la magia di una fiera cittadina di quattro giorni è ben altro che tre giorni in un capannone.
Considerazione a latere. Avviso ai naviganti. Per coloro che si volessero recare in visita all'Expo 2015. C'è da camminare un frappo!!! Fate conto che dalla metro all'ingresso della fiera ci sono almeno cinque, sei minuti a piedi. Per arrivare al padiglione 16 almeno altrettanti e l'Expo sarà molto più lontano. Mi auguro che organizzino dei servizi navetta per raggiungere le zone espositive, se no la gente schiatta per strada.





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