Casa che vai Ikea che trovi!

Ieri mi sono recata da un notaio per delle questioni personali.
Studio ottenuto unendo due appartamenti, ciascuno dei quali di dimensioni più che dignitose, situato in un posto "in" (per chi è di Roma, zona Parioli per intenderci), all'interno di un  palazzetto niente male.Arredamento molto particolare e ricercato, il pezzo più "giovane" aveva l'età che avrebbero avuto i miei bisnonni se fossero ancora vivi.Pavimenti rigorosamente in parquet. Un numero cospicuo di sculture di un certo livello mi ha fatto pensare che forse era appena stata smantellata una mostra.Dei quadri appesi al muro meglio non parlarne. Divani, rigorosamente in pelle, sparsi in ogni dove.Mentre nel corso della lettura dell'atto, dopo aver constatato che la sala nella quale ci trovavamo era grossomodo grande come metà della mia casa, mi accingo a fare un micro inventario, incantata davanti ad una stupenda libreria, alzo gli occhi al soffitto e il mio sguardo cade su dei moderni lampadari Ikea simili a quelli che si trovano nelle pizzerie o nei negozi di parrucchiere, leggermente fuori posto visto lo stile appena descritto."Mi dispiace notaio ma questo non si fa. Ma non lo sa che sono i particolari che fanno la differenza?. Io adoro Ikea, ma per favore lasciamola ai giovani. Oppure se proprio le piacciono questi lampadari dismetta tutto il resto e arredi  con qualcosa che faccia  pandant.Il mondo è pieno di persone che devono arredare casa e farebbero carte false per avere almeno un paio dei suoi pezzi"(ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale)