Uno studio appassionato su vecchi pupazzi e bambole abbandonati e riesumati, svolto proprio nei luoghi stessi in cui furono usati, sembra di ridare vita per un attimo a questi lacerati e consunti giocattoli che un tempo furono compagni fedeli di giuochi di bimbi oggi adulti, dimentichi e lontani da essi.
Giorgio Verniani nasce a Figline Valdarno (FI) nel 1945.Fotografa dal 1970 prevalentemente su diapositive bianco/nero ed a colori. Anche se il suo obbiettivo predilige il particolare insolito, il corpo ed il volto umano, è costantemente orientato all'approfondimento e sviluppo di temi ispirati da suggestioni letterarie e musicali. Dal 1984, dopo aver ricevuto vari riconoscimenti in concorsi fotografici regionali e nazionali, opera saltuariamente per enti pubblici e privati nel settore didattico-documentario, ma prevalentemente con la diffusione della sua opera ad orientamento artistico-espressivo, con mostre e proiezioni filmiche in diapositive.
L'opera: La ricerca e la sperimentazione tecnica dell'autore sono sempre volte al servizio di un preesistente idea formatasi attraverso esperienze letterario-musicali, o per immediate intuizioni creative. Ma è il viaggio il tema ricorrente nella sua opera; un viaggio spesso ideale e simbolico che, per il suo compimento, si serve spesso del particolare visivamente insolito ricercato ed indagato nel microcosmo della realtà fisica. Ogni tematica compiuta dell'opera dell'autore è concepita fruibile sia come proiezione filmica in diapositive musicali, sia come numero variabile di foto da adibire per mostra, anche se ogni singola immagine - se estrapolata dal suo contesto - può ben vivere autonoma a se stante.
http://www.giorgioverniani.it/
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