Casa di fiaba

Casa di fiaba
di Giovanna Zoboli – ill. Anna Emilia Laitinen
Topipittori – p.32 – e.15

L’estate noi facciamo lo scambio casa. Siamo iscritti a un’associazione mondiale di famiglie che detestano o gli hotel (o non se li possono permettere) e che per le vacanze preferiscono andare in casa della gente normale, preparare la cena nella loro cucina, ascoltare i loro cd, divertirsi con i loro giocattoli. Per i bambini è un’esperienza esaltante immaginare che mentre loro stanno mettendo a soqquadro la cameretta di un loro simile, quello stesso sta facendo la medesima cosa nella loro. Questo li diverte e li responsabilizza. I grandi, superata gli iniziali perplessità e timori, scoprono nuove prospettive sul vivere quotidiano, organizzare gli spazi e i momenti dello stare insieme.

Le nostre case sono tutte diverse (a parte i mobili di Ikea). E’ proprio l’idea stessa della casa ad essere profondamente diversa. L’officina Topipittori sforna un nuovo albo sorprendente: un catalogo di case del mondo della fantasia. La casa è il posto dove ci sentiamo al riparo dal mondo, dove ci rintaniamo per ricaricarci, la cuccia in cui invitiamo le persone a cui vogliamo bene per condividere momenti al riparo dalla folla.
Sfogliare questo albo vi farà scoprire le case degli altri, accorgersi che qualcuno chiama “casa” perfino una stalla, una panchina, una roulotte, una scatola…

Una volta a Berlino siamo stati in una casa in cui non c’erano armadi. L’unico guardaroba per tutta la famiglia era in bagno. Qui evidentemente si lavavano e si vestivano. Mio marito son quattro anni che prova a convincermi della superiorità culturale ed economica della Germania citando questo esempio e esortandomi a fare altrettanto.
Io però resisto, eh!