Datemi una casa del genere, una macchina da scrivere e una buona scorta di carta, tè alla vaniglia, whiskey/bourbon e Guinness.
Se riuscirò mai a ottenere tutto questo, potrò dirmi veramente felice.
«Era una casa grande, ma era una residenza estiva, e Tashmore Glen era una cittadina estiva. C'erano una ventina di villette sulla strada che costeggiava la baia settentrionale del lago e in luglio o agosto sarebbero state quasi tutte abitate... ma non era né luglio né agosto. Era la fine di ottobre. Un colpo d'arma da fuoco si sarebbe probabilmente disperso nell'aria senza che nessuno lo udisse. E, nel caso qualcuno lo avesse sentito, avrebbe semplicemente concluso che avevano tirato a una quaglia o a un fagiano: era stagione di caccia.»1
«Essere chiusi in casa con un bel caminetto acceso mentre fuori nevica è una delle cose migliori che la vita possa offrire.
Così almeno la pensava Dave, mentre buttava un altro ceppo sul fuoco. Il calore prodotto dalle fiamme gli scottava il viso, ma lui non se ne curò, rimanendo così ad ammirare il fuoco che aveva appena ravvivato. Uno spettacolo magnifico.
La prospettiva di sedersi alla propria scrivania per cominciare il suo nuovo libro era deliziosa, quasi paradisiaca e, come se non bastasse, vi erano tutte le condizioni ottimali per una buona scrittura: pace, caldo e neve. Mancava solo una buona sigaretta.»2
E.